Dario Romano: Agrigento capitale italiana della cultura 2025: La suggestiva bellezza della Valle dei Templi

 

Valle dei Templi, vista notturna del Tempio della Concordia.

Agrigento è stata nominata capitale della cultura 2025. La città siciliana ha battuto la concorrenza di altre meravigliose cittadine come Aosta, Assisi, Bagnoregio, Monte Sant'Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto. Se si pensa ad un titolo come "capitale italiana della cultura" sarebbe facile e scontato pensare a città come Venezia, Verona, Padova, Roma, Firenze, Milano, Napoli e tante altre, ma come dice anche il Ministro della Cultura, Sangiuliano, l'Italia è una superpotenza culturale, e ciò è dimostrabile anche in quei piccoli paesi o borghi meno noti. Ecco che in questo contesto si colloca Agrigento che prende il testimone di Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma (2020), Procida (2022), Bergamo e Brescia (2023) e Pesaro (2024). La città natale di Pirandello vanta una serie impressionante di siti archeologici, in tutto quaranta. Tra questi, il più importante è sicuramente la celebre Valle dei Templi dell'epoca che va dal VI secolo al II secolo a.C.
Rinomata meta turistica, la Valle dei Templi è uno dei simboli più noti della Sicilia, proclamata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1997. Con i suoi 1300 ettari, la Valle dei Templi è il parco archeologico e paesaggistico più grande d'Europa. Ma com'è nata la polis agrigentina? Essa è una conseguenza dello sviluppo della polis Gela: gli abitanti di questa città fondarono nel 581 a.C. la città di Akragas (l'odierna Agrigento), che divenne a sua volta uno dei più importanti e principali centri del mondo antico, sia per quanto riguarda la vita politica che quella economica. In questo meraviglioso e suggestivo luogo si possono ammirare i resti di undici Templi di ordine dorico. L'ordine dorico è il più antico dei tre ordini architettonici del mondo greco, che comprende anche quello ionico e corinzio, e si distingue per il capitello geometrico ed è composto da mètope e trìglifi. 

Tempio di Hera o di Giunone.

Lodato da Goethe nel suo Viaggio in Italia, il Tempio di Hera o Giunone fu edificato nel V secolo a.C. e venne incendiato dai Cartaginesi nel 406. Questo luogo era adibito alla celebrazione delle nozze. A seguito dell'incendio del 406 a.C. il Tempio venne restaurato in epoca romana, con la sostituzione delle originarie tegole fittili, in favore di tegole marmoree.

Tempio della Concordia

Il Tempio della Concordia è il più celebre del parco archeologico ed è considerato il più bello ed il meglio conservato tempio dorico al mondo, insieme al Partenone di Atene. Edificato nel V secolo a.C. deve la sua migliore conservazione alla sua conversione in Tempio Cristiano, avvenuta nel VI secolo d.C.
I Templi della Concordia e di Giunone sono i migliori conservati della Valle dei Templi, ma bisogna ricordare, tuttavia, la concezione dei Greci riguardo l'edificazione di queste meravigliose architetture, al fine di capirle meglio. Partendo dall'origine, la Civiltà Greca ha diffuso in tutto il Mediterraneo l'arte e la cultura. Questa civiltà si caratterizzava per la ricerca della perfezione, che si manifesta soprattutto in architettura ed in scultura, in particolare nella costruzione dei Templi. Per raggiungere tale obiettivo di perfezione assoluta, gli artisti e architetti greci facevano riferimento ai canoni, ovvero dei modelli, per realizzare opere perfette ed eterne, in contrapposizione alla vita degli uomini, in quanto incerta e mutevole. Ma i Greci dove costruivano i loro Templi? Essi venivano costruiti nell'Acropoli, il punto più alto della città. La funzione del Tempio riguardava la dimora delle divinità ed era circondato da colonne che lasciavano intravedere la statua del dio cui era dedicato. L'architettura del Tempio si basa sul sistema architravato: una serie di colonne sostenevano l'architrave, che a sua volta era il perno portante orizzontale. Infine i Templi venivano decorate da sculture, seguendo un preciso ordine di proporzioni e di collocazione equilibrata ed armonica, e poi venivano colorati a tinte vivaci. I Greci fondarono numerose colonie nella parte meridionale dell'Italia, basti pensare, oltre alla Sicilia, a Paestum. Questi Templi della Magna Grecia, sono generalmente più grandi di quelli edificati nella stessa Grecia, e solitamente si preferiva costruirli con il calcare invece del marmo. La Valle dei Templi di Agrigento racchiude una perfetta sintesi di tutto ciò, generando un luogo suggestivo dove la simbiosi tra architettura greca e paesaggio, vale il titolo di Capitale italiana della Cultura 2025.

Articolo di Dario Romano.


Commenti

  1. Ottima illustrazione di Agrigento e dei Greci, grazie per le sue perle di cultura, seguo sempre volentieri le sue divulgazioni sulle pagine Facebook.

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  2. Grazie mille!!! Stavo giusto facendo una ricerca sull'arte dei Greci e i Templi, e alcune informazioni che ha fornito sono state utilissime, che tempismo!! Analisi cinica e precisa!!

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    1. Grazie, felice di aver aiutato nel mio piccolo. 🎨❤️

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  3. Mi ha invogliato ad andare a visitarla, bellissimo articolo!

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  4. Bellissimo articolo, grande conoscenza storica e culturale. Invoglia ad andare e ammirare dal vivo per respirare la bellezza dell'' arte greca. Grazie sempre maestro Dario Romano per i suo bellissimi e impeccabili i articoli. Mille grazie

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