Dario Romano: Antoni Gaudí, l'architetto dalle forme naturali

 

Casa Battlo, 1906, Barcellona.

Antoni Gaudì

Nato a Reus, presso Barcellona, nel 1852, Gaudì era figlio di umili artigiani. Nel 1878 si diplomò alla scuola di Architettura e conobbe l’industriale Eusebio Guell, suo principale mecenate e committente. Realizzò le sue prime opere in uno stile esuberante ed eclettico. Gaudì realizzò forme architettoniche di pura invenzione, avvalendosi delle straordinarie possibilità plastiche offerte dal cemento, modellato con grande libertà. Nelle opere della maturità giunse a elaborare un linguaggio assolutamente personale e unico. Nei suoi edifici emerge un gioco di volumi sempre nuovo, sottolineato dalla sinuosità delle curve e ravvivato da fantasiosi elementi ornamentali. Il suo capolavoro è la Sagrada Familia, una grande chiesa alla quale lavorò dal 1882 fino alla morte, nel 1926, in seguito alle ferite riportate a causa di un incidente stradale. In questo luogo fu sepolto, precisamente nella cripta. Gaudì è l’esponente più importante del Modernismo spagnolo. Egli ha preso spunto dalla cultura islamica, gotica e rinascimentale, compresenti nella tradizione della sua terra, e, soprattutto, dalla natura. Ha sfruttato tutte le possibilità dei nuovi materiali, come il cemento armato, che ha modellato con libertà. I suoi edifici hanno forme mosse e fantasiose, mai ripetute, in cui prevalgono superfici curve e irregolari. Le sue costruzioni sembrano grandi sculture, rese ancor più sorprendenti dalla ricchezza delle decorazioni e dalla presenza di particolari dal significato simbolico, spesso difficili da decifrare. La Sagrada Familia è considerata come il tempio infinito. Gaudì considerò questa chiesa come il suo testamento spirituale, tanto da fissare la sua dimora nel cantiere. L’edificio esprime l’ansia mistica dell’autore e il suo legame con l’architettura gotica. L’insieme presenta un forte verticalismo e uno stretto vincolo tra volumi costruiti e la scultura, che impreziosisce tutte le superfici. Alla morte di Gaudì la chiesa era stata ultimata solo in una facciata del transetto e nella zona absidale. L’ultimazione dell’edificio è affidata a Josep Maria Subirachs, che utilizza alcuni disegni originali di Gaudì: la maggior parte dei disegni, infatti, è andata distrutta in un incendio. La chiesa, sebbene non ultimata, è stata consacrata da Benedetto XVI il 7 novembre 2010. La costruzione della chiesa fu iniziata nel 1883, come chiesa parrocchiale di un quartiere in crescita di Barcellona. Gaudì vi ha lavorato per tutta la vita, modificando più volte il progetto, fino a darle dimensioni straordinarie. Alla sua morte, nel 1926, erano state edificate solo l’abside e una parte del transetto, con la Facciata della Nascita. L’edificio è ispirato alle cattedrali gotiche, come testimoniano l’accentuato sviluppo verticale, le alte guglie e la moltitudine di sculture, che si fondono con gli elementi portanti. Gaudì, molto religioso, affermava che la linea curva è espressione della natura e testimonianza della ricchezza della creazione. La Sagrada Familia è carica di richiami sia religiosi che naturali. Le guglie sono state paragonate alle mitre dei vescovi, ai castelli di sabbia dei bambini, ai termitai, vere architetture naturali. Tra i particolari esterni della Sagrada Familia possiamo notare le sculture che riempiono interamente la facciata: ogni parte, sia architettonica che scolpita, è stata progettata come un pezzo a sé stante e mai ripetuta. Nel 1982, più di 50 anni dopo la morte dell’architetto, sono stati avviati i lavori di completamento della chiesa, che non sono ancora conclusi. L’architetto non aveva mai lasciato un progetto definitivo ma numerosi studi, serviti da riferimento per le scelte stilistiche e costruttive. La parte di una nuova edificazione, pur rispettando i principi progettuali originari, è nettamente distinguibile. Oggi si stima che la chiesa sarà finalmente terminata nel 2028.

Sagrada Familia, Facciata della Passione.
Sagrada Familia, interno.


Articolo di Dario Romano di Arte Divulgata.


Commenti

  1. Affascinante l architecture de chaque façade

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  2. Bellissima chissà come è ora ghuasi al termine

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  3. Vedere queste opere si entra in esteso!!!
    Non si crede !!!

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  4. Irreali ed inutili uno sfregio alla buona architettura. Fortunatamente é rimasto pressoché unico. Il tuo articolo comunque è impeccabile.

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  5. Un genio, le sue opere sono incredibilmente meravigliose... all'interno della Sagrada Familia ho quasi pianto dalla commozione ❤️

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  6. Csodálatos város és semmivel össze nem hasonlítható Gaudi remekművek.

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  7. Origginale e inquietante

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  8. Lo so che non si dovrebbe dire, ma a me questo tipo di architettura non piace. Troppo arzigogolata.

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  9. Una meraviglia di architettura.

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  10. L'idea che mi è piaciuta di più... il giardino, con la panca a curve, è sempre giardino la passeggiata sotto un "portico" di piante.

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  11. Leggendo questi due ultimi commenti , il mio pensiero e' che ci sono diverse correnti di arte che possono piacere o no, e' giusto scrivere cio' che un' artista puo' far provare o meno a chi osserva le sue opere ma non mi piace l' esprimersi come i due signori sopra. Gaudi' e' unico nel suo genere ma non perche' non e' ritenuto un' artista , nessuno lo ha copiato. I Tagli di non Fontana a me non dicono niente per altri sono opere pero' non metto pollici bassi , l' arte è arte !

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  12. Un vero artista a differenza dei banali architetti attuali, con i loro parallelepipedi.

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  13. Anna Sanfelice Visconti20 settembre 2024 alle ore 14:00

    Purtroppo i progetti per il resto della choesa esistevano ma furono distrutti dalla furia iconoclasta dei repubblicani durante la guerra civile. I lavori vanno avanti sulla base di alcune indicazioni sopravvissute

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