Dario Romano: L'Arte dei Preraffaelliti: Una Rivoluzione Estetica nel XIX Secolo
Nel corso del XIX secolo, un movimento artistico che avrebbe rivoluzionato il concetto di bellezza e la tradizione accademica prendeva forma in Inghilterra. I Preraffaelliti, un gruppo di artisti ribelli, avanguardisti e idealisti, diedero vita a un movimento che sfidò le convenzioni artistiche dell'epoca, gettando le basi per una nuova forma di espressione visiva.
Origini del Movimento Preraffaellita
Il movimento Preraffaellita emerse nel 1848, quando un gruppo di giovani artisti, tra cui Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt, si ribellò contro gli standard accademici che consideravano i lavori dei maestri del Rinascimento italiano, in particolare tutta l'arte prima di Raffaello, come modello da seguire. I Preraffaelliti aspiravano a recuperare l'intensità, la spiritualità e la purezza artistica che credevano si fossero perse nel corso dei secoli.
Principi Fondamentali dei Preraffaelliti
Il movimento Preraffaellita si basava su un insieme di principi chiari che guidavano la creazione artistica dei suoi membri:
Natura Realistica: I Preraffaelliti cercavano di ritrarre la natura in modo realistico e dettagliato, rifiutando la convenzionale idealizzazione che caratterizzava molte opere d'arte dell'epoca.
Rifiuto dell'Accademismo: Il movimento respinse le convenzioni accademiche, sostenendo che la pittura dovrebbe derivare dalla natura e dalla vita reale anziché seguire regole rigide e convenzioni accademiche.
Ricerca della Spiritualità: I Preraffaelliti cercavano di infondere un senso di spiritualità e profondità nelle loro opere, attingendo spesso a temi religiosi, mitologici o letterari.
Utilizzo di Colori Vivaci: I Preraffaelliti abbracciarono colori vivaci e intensi, spesso applicati direttamente sulla tela senza mescolare le tinte sulla tavolozza, creando così una luminosità e una vivacità uniche.
Temi Ricorrenti e Opere Celebri
I Preraffaelliti affrontarono una vasta gamma di temi, dai dipinti ispirati alla letteratura medievale ai ritratti di donne idealizzate. Tra le opere più celebri, "Ophelia" di Millais e "The Hireling Shepherd" di Hunt, entrambe del 1851, si distinguono per la loro bellezza commovente e il loro approccio innovativo. "Ophelia" è uno dei capolavori più iconici del pittore preraffaellita John Everett Millais, realizzato nel 1851. Quest'opera è ispirata al personaggio di Ofelia, tratto dall'opera teatrale "Amleto" di William Shakespeare, e rappresenta una delle interpretazioni più commoventi e dettagliate della tragedia dell'eroina shakespeariana. Nel dipinto, Millais cattura il momento toccante in cui Ofelia, impazzita per il dolore e il lutto, si lascia morire annegando nelle acque di un ruscello. L'artista ha colto l'ispirazione per il paesaggio circostante da un luogo lungo il fiume Hogsmill a Surrey, in Inghilterra. La scelta di ritrarre Ofelia morente in un ambiente naturale, piuttosto che in una scena di corte, è tipica dell'approccio preraffaellita di ritorno a una rappresentazione più realistica della natura. Il dipinto è noto per la sua straordinaria attenzione ai dettagli, con Millais che dedica particolare cura ai fiori e alle piante che circondano Ofelia. La giovane donna è rappresentata galleggiante sull'acqua, con il suo vestito svolazzante e i capelli che si diffondono intorno a lei. La luce filtrante attraverso le foglie crea giochi di luce e ombra, contribuendo a conferire un'atmosfera onirica e malinconica all'opera. Un elemento significativo è l'uso simbolico dei fiori nell'opera. Ofelia tiene tra le mani fiori che rappresentano diversi significati secondo la tradizione floreale vittoriana. Ad esempio, la rosa bianca simboleggia l'innocenza, i fiori gialli la fedeltà e l'amore, mentre le violette sono associate alla modestia. Questi dettagli simbolici aggiungono profondità e complessità all'opera. "Ophelia" ha suscitato ammirazione sin dalla sua presentazione alla Royal Academy of Arts di Londra nel 1852, contribuendo a consolidare la reputazione di Millais come uno dei principali artisti preraffaelliti. "The Hireling Shepherd" è un dipinto emblematico del pittore preraffaellita William Holman Hunt, completato nel 1851. Quest'opera presenta un'interpretazione vivace e critica della vita rurale inglese, affrontando temi come l'irresponsabilità, la negligenza ambientale e la corruzione morale. Il dipinto raffigura un pastore, il cui compito è prendersi cura del gregge di pecore, mentre invece è coinvolto in attività piacevoli e disoneste. Il pastore è ritratto sdraiato su un prato, lasciando il suo gregge di pecore incustodito e indifeso. Le pecore, simbolo tradizionale di innocenza e devozione, sono raffigurate mangiando liberamente campi coltivati, distruggendo i raccolti. Il titolo "The Hireling Shepherd" suggerisce che il pastore potrebbe essere stato assunto per svolgere il suo compito, ma invece si dedica al divertimento personale, dimostrando un atteggiamento irresponsabile e negligente nei confronti delle sue responsabilità. L'opera di Hunt critica la corruzione morale e la mancanza di integrità, suggerendo che il pastore sta tradendo la fiducia riposta in lui. Un elemento notevole del dipinto è l'uso di simboli e dettagli iconografici. Ad esempio, la figura di una giovane donna seminuda in un angolo del dipinto rappresenta la tentazione e l'immoralità. La presenza di un ciliegio in fiore, un simbolo tradizionale di desiderio e lussuria, aggiunge ulteriori strati di significato all'opera. La tecnica pittorica di Hunt è tipica dello stile preraffaellita, caratterizzata dalla ricchezza di dettagli e dal desiderio di ritrattare la natura in modo realistico. Le vivide tonalità dei colori, l'attenzione ai particolari e la precisione nell'uso della luce conferiscono al dipinto una qualità intensa e vibrante.
William Holman Hunt, The Hireling Shepherd, 1851, Manchester Art Gallery.Rossetti dipinse Pia de’ Tolomei all’inizio della sua relazione affettiva con Jane Morris ed in questo quadro, rappresenta Jane come la Pia della Divina Commedia, il poema dantesco. Il poeta incontra Pia durante il suo viaggio attraversoil Purgatorio e lei gli confida di essere morta senza assoluzione dei peccati e lo prega quindi di ricordarsi di lei. Rossetti aggiunge all’immaginario dantesco elementi simbolici come le comacchie che volano in cielo. Esse portano presagi di morte e sono spesso presenti nelle opere di Rossetti. La rappresentazione è al contempo realista e simbolica: che la donna sia una persona religiosa è messo in evidenza dalla corona del rosario posta sul libro di preghiere ed è colta in un momento di meditazione. Le mani sono incrociate e appoggiate sulle ginocchia. Ha la testa piegata, incorniciata da lunghi capelli rossi ed è seduta in giardino, sotto un albero di fico. Le vesti, ricche ed eleganti, mandano riflessi di seta luminosa, mentre in alto a sinistra è possibile notare alcuni uccelli in volo.
Dante Gabriel Rossetti, Pia de' Tolomei, 1868, Spencer Art Museum, Lawrence.Articolo di Dario Romano. Per fonti e approfondimenti, il contenuto è tratto dal mio libro L'arte dell'Ottocento: Romanticismo, Impressionismo, Post-Impressionismo, Preraffaelliti, Realismo.
Movimento che non conoscevo bene, spiegato con la solita tua chiarezza e precisione, grazie mille.
RispondiEliminaChe bei dipinti... Aspettavo giusto un tuo articolo, grazie!
RispondiEliminaDario sei un cantiere di cultura e conoscenza, continua così, sei nato per divulgare l'arte.
RispondiEliminaGrazie, interessantissimo!
RispondiEliminaBravissimo, la chiarezza, la passione e la precisione con cui spieghi l'arte ti rendono il mio storico d'arte preferito. Attendo il prossimo articolo!
RispondiEliminaIn pochi minuti di lettura mi hai fatto scoprire e capire un movimento artistico che non conoscevo, grazie mille, sei sempre formidabile.
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