Dario Romano: Arena di Verona, l'Anfiteatro più bello del mondo in oltre 2000 anni di storia

 


Quest'anno si celebrano i 100 anni dell'edizione del festival dell'Opera dell'Arena di Verona, dal 16 giugno al 9 settembre, con opere come l'Aida, Nabucco, Traviata, Rigoletto, Carmen, Tosca, Madama Butterfly e il Barbiere di Siviglia. La più evidente ed importante testimonianza romana a Verona, si concretizza nell'anfiteatro, il monumento simbolo della città. L'arena oggi è nota in tutto il mondo per essere il teatro lirico all'aperto più grande del mondo, accogliendo ogni anno oltre 1 milione di spettatori con la stagione estiva dell'opera, dal 1913, nota con il nome di Festival Lirico Areniano. L'arena di Verona è l'anfiteatro romano più bello del mondo ed il migliore conservato dei giorni nostri, capace di sopravvivere nei secoli, anche dinanzi a diverse avversità, come il terribile terremoto del 1117, che ne distrusse l'anello esterno di cui era costituita in origine: di esso oggi rimane la cosiddetta "ala". Tuttavia nel corso della storia e dei secoli ha svolto diverse funzioni, ben diverse da quelle di oggi. Eretto intorno il 30 secolo d.C., precedette il Colosseo ed è considerato una tappa fondamentale di questo stile architettonico. L'arena infatti ispirò la costruzione del colosseo e degli altri anfiteatri romani. Si tratta del terzo anfiteatro romano per grandezza, dopo il colosseo e l'anfiteatro di Capua. In origine era teatro di combattimenti tra gladiatori e di lotte tra animali esotici come tigri o leoni. L'azione si svolgeva al centro, mentre il pubblico siedeva attorno, sulle gradinate. L'innovazione apportata dai romani con l'arena di Verona è stata quella di raddoppiare il teatro greco, formando una struttura ellittica. Monumento simbolo della città, l'arena di Verona fu costruita con la pietra della Valpolicella, il celebre marmo rosso di Verona. Si tratta di un materiale robusto e resistente che permise all'arena di arrivare quasi totalmente integra ai nostri giorni. Solamente il terribile terremoto del 1117 fece crollare il terzo anello dell'anfiteatro; rimase solamente la parte che oggi viene chiamata "Ala dell'arena".

Ricostruzione dell'Arena di Verona.

Nota per essere uno dei simboli italiani più conosciuti nel mondo, l'Arena è un vero e proprio tesoro storico che ha ospitato una vasta gamma di eventi nel corso dei secoli. Costruita nel I secolo d.C., questa meraviglia architettonica romana ha avuto molteplici funzioni nel corso della sua lunga storia, da anfiteatro per spettacoli gladiatori a teatro all'aperto per opere liriche di fama mondiale. In questo articolo, esploreremo le molteplici funzioni dell'Arena di Verona nel corso dei secoli, testimoniando la sua duratura importanza culturale e artistica. Quando fu costruita, l'Arena di Verona era principalmente un anfiteatro romano utilizzato per spettacoli gladiatori e competizioni di lotta. La sua struttura ellittica, con una capacità di circa 30.000 spettatori, testimonia la grandiosità degli eventi che si svolgevano al suo interno. Gli antichi romani si riunivano qui per assistere a combattimenti tra gladiatori, venationes (cacciagioni di animali selvaggi) e altre forme di intrattenimento. Durante il Medioevo, l'Arena di Verona fu trasformata in una fortezza per difendere la città dalle incursioni nemiche. Le sue solide mura furono utilizzate come sistema difensivo, offrendo rifugio e protezione ai cittadini di Verona. Questa trasformazione militare riflette la necessità di adattare le strutture esistenti alle esigenze dell'epoca. Nel Rinascimento, l'Arena di Verona iniziò a essere utilizzata come teatro all'aperto per spettacoli teatrali e musicali. L'acustica naturale dell'anfiteatro si rivelò ideale per le performance, attirando artisti e musicisti di talento. Il suo palco e la sua architettura unici fornivano uno sfondo scenografico spettacolare per le opere teatrali e i concerti. E a partire da questo momento i letterati iniziano la sua esaltazione, mentre la cultura rinascimentale spinge a un sempre più approfondito interessamento per essa con analisi critiche e storiche del monumento: nell'ambiente culturale veronese del Quattrocento sono in particolare due artisti e architetti come Giovanni Maria Falconetto e Fra Giovanni da Verona a riscoprire l'importanza anche costruttiva dell'Arena. Dopo di loro il monumentale edificio venne studiato e rilevato anche da personalità quali Giovanni CarotoSebastiano SerlioAntonio da Sangallo il GiovaneBaldassarre Peruzzi e Andrea Palladioarchitetti e artisti che cercarono anche soluzioni valide a garantire la conservazione dell'Arena. Verona fu così la prima città italiana a dar avvio a tutta una serie di operazioni in grado di porre al centro la tutela e il restauro dell'antico. Nel XVII secolo in arena si tennero vare giostre, la più celebre, quella della Quintana, venne fatta il 29 maggio 1622, mentre l'ultima giostra eseguita in Arena fu il 20 novembre 1716. Quest'ultima venne fatta in onore del principe elettore di Baviera, organizzata da Scipione Maffei che si lamentava del fatto che i nobili veronesi non tenessero più giostre al suo interno. A partire da quell'anno, nei contratti d'appalto dell'interno del monumento, non si fa più riferimento a esercizi cavallereschi quanto piuttosto a compagnie di comici e ballerini, che costruivano i palchi all'interno dell'arena. La prima esatta menzione di una recita è la Merope di Maffei, messa in scena nel luglio del 1713 dalla compagnia di Luigi Riccoboni. Assistette ad uno di questi spettacoli anche Carlo Goldoni, nel luglio del 1733, che ha lasciato nelle sue Memorie pure una descrizione dell'ambiente e dell'atmosfera, con i nobili e i facoltosi che sedevano su delle sedie, mentre il popolo sedeva sulle gradinate. Tuttavia, la forma più gradita di spettacolo era la caccia dei tori, in cui un toro (o in alcuni casi buoi) si misurava con dei cani addestrati da macellai. Nel settembre 1786 Goethe visitò Verona, poté così ammirare l'anfiteatro, primo importante monumento dell'antichità da lui visto. L'Arena di Verona ha avuto un interessante coinvolgimento con Napoleone Bonaparte, una figura storica di grande rilievo durante il periodo delle guerre napoleoniche. Durante il suo regno, Napoleone visitò Verona e l'Arena divenne una tappa significativa del suo percorso. Nel 1805, Napoleone si recò a Verona dopo la sua vittoriosa campagna italiana. Durante la sua visita, venne organizzato un grande spettacolo nell'Arena per celebrare la sua presenza e per offrire un omaggio alla sua grandezza militare. L'Arena fu adornata con decorazioni e illuminata con migliaia di candele, creando un'atmosfera maestosa e suggestiva. Durante lo spettacolo, si tennero esibizioni di cavalleria e giochi di luce, mentre Napoleone assisteva seduto su un trono appositamente allestito per lui. La manifestazione era un mix di spettacolo teatrale, celebrazione militare e omaggio personale a Napoleone. Si dice che l'evento abbia lasciato un'impressione indelebile sullo stesso Napoleone, che ammirò la grandiosità dell'Arena e apprezzò l'onore che gli veniva tributato. Napoleone apprezzò la caccia ai tori, ma apprezzò ancora di più la bellezza e la maestosità del monumento, ragion per cui decise di stanziare i fondi per attuarne il restauro: Luigi Trezza fu incaricato di studiare il piano dei lavori con l'obiettivo di collocare i gradini mancanti, di restaurare il podio, le volte più compromesse, di restaurare le scale che portavano al primo e al secondo ordine di vomitori e le scale maggiori che conducevano al terzo ordine di vomitori, e infine di stuccare le gradinate. Trezza ideò uno stucco per le fessure che sarebbe stato utilizzato fino al 1825, un impasto di calce viva, mattoni pestati e limatura di ferro. Nel maggio 1815, in occasione del ritorno di Verona all'impero austriaco e della visita dell'arciduca Heinrich Johann Bellegarde, viceré del regno Lombardo-Veneto, vi fu una caccia dei tori e alla fine dello spettacolo la distribuzione di granturco ai più poveri: si era soliti, infatti, abbinare divertimento e beneficenza. Nel marzo dell'anno successivo, per festeggiare l'imperatore Francesco I e sua moglie Maria Ludovica, si sostituì alla caccia dei tori una corsa dei fantini, preceduta dalla distribuzione, anche in questo caso, di granturco ai poveri, esposto in carri al centro dell'anfiteatro che furono poi avviati alle parrocchie. Nell'Ottocento furono molto apprezzate le gare di equitazione e le gare velocipedistiche, gli spettacoli di ascensione con aerostato, gli esercizi ginnici acrobatici, la commedia e il gioco della tombola: le più celebri quella del 1838 a cui partecipò anche l'imperatore Ferdinando I, quando la parte più bella dello spettacolo si ebbe con l'apertura di migliaia di ombrelli di tutti i colori per un acquazzone, e quella del 1857 a cui partecipò l'imperatore Francesco Giuseppe, che assistette al popolarissimo spettacolo con l'estrazione della tombola e dell'albero della cuccagnaA partire dalla metà del XIX secolo, l'Arena di Verona divenne celebre in tutto il mondo per le sue straordinarie rappresentazioni di opere liriche. Ogni estate, l'anfiteatro si trasforma in un palcoscenico imponente per la famosa stagione dell'opera, con spettacoli di altissimo livello artistico. Cantanti lirici, registi, scenografi e musicisti di fama internazionale si esibiscono all'interno dell'Arena, attirando un pubblico appassionato da tutto il mondo. Gli spettacoli più di successo nel primo decennio del Novecento fino all'Aida del 1913, che aprì ufficialmente il Festival Lirico Areniano, furono gli spettacoli circensi. Dal 1913 l'anfiteatro veronese divenne il più grande teatro lirico all'aperto del mondo e, con tale utilizzazione, venne così salvata l'esigenza di conservare il carattere di ambiente per spettacoli popolari, tutelando allo stesso tempo la dignità del monumento. Inoltre tornarono più volte al suo interno gladiatori, belve e persecuzioni di cristiani per la realizzazione di film storici. La stagione dell'opera all'Arena di Verona inizia tradizionalmente a giugno e si protrae fino a settembre, attirando migliaia di appassionati di musica da tutto il mondo. Durante questi mesi estivi, l'Arena si trasforma in un palcoscenico magico, dove spettacoli di opere liriche di fama mondiale vengono messi in scena sotto le stelle. L'atmosfera dell'Arena durante una serata d'opera è davvero unica. L'architettura antica, con le sue maestose arcate e le gradinate, crea un'acustica particolare che avvolge l'intero pubblico, offrendo una straordinaria esperienza di ascolto. Le produzioni spesso includono grandiose scenografie, costumi elaborati e una coreografia coinvolgente, il tutto accompagnato da luci suggestive che enfatizzano l'atmosfera magica dell'opera. La tradizione delle opere liriche all'Arena di Verona è radicata nella storia dell'edificio stesso. L'anfiteatro romano, con la sua capacità di ospitare grandi masse di persone, ha fornito un palcoscenico perfetto per le produzioni teatrali e musicali. Nel corso dei decenni, la sua fama e reputazione sono cresciute, attirando sia il pubblico che gli artisti più rinomati nel mondo dell'opera. Oggi, l'Arena di Verona rappresenta il più importante centro internazionale per le opere liriche, contribuendo alla promozione e alla conservazione dell'arte e della cultura dell'opera. Le sue spettacolari produzioni continuano a incantare il pubblico di ogni età e ad arricchire il patrimonio artistico mondiale, convertendosi per antonomasia come il luogo della cultura mondiale. Difatti, Oltre alle opere liriche, l'Arena di Verona ospita anche una vasta gamma di concerti e eventi moderni. Artisti internazionali provenienti da ogni genere musicale, come il pop, il rock e il jazz, si sono esibiti sul palco dell'Arena, attirando migliaia di fan entusiasti. Oltre ai concerti, l'Arena è stata anche sede di spettacoli di danza, festival cinematografici e eventi culturali di rilievo. La sua straordinaria atmosfera e la sua capacità di ospitare un grande numero di spettatori hanno reso l'anfiteatro una destinazione privilegiata per artisti di fama internazionale, ospitando i più grandi concerti del mondo. L'architettura dell'anfiteatro crea un'acustica straordinaria, che permette di godere appieno delle performance musicali. Qui si sono esibiti artisti come Coldplay, Pink Floyd, Bob Dylan, Sting e i Police, Kiss, Paul McCartney, Deep Purple, Muse, U2, R.E.M, solo per citarne alcuni, e tantissimi altri. Sul versante musicale, l'Arena di Verona è stata storica sede delle finali del Festivalbar, mentre dal 2017 ospita i Power Hits Estate, manifestazione a premi organizzata da RTL 102.5 che si svolge con cadenza annualePer quanto concerne lo sport, l'Arena è stata sede di arrivo della tappa conclusiva del Giro d'Italia nelle edizioni del 1981, 1984, 2010, 2019 e 2022. Inoltre l'Arena di Verona sarà protagonista assoluta nella cerimonia di apertura delle olimpiadi 2026 Milano-Cortina, convertendosi come il simbolo di come le paraolimpiadi e le olimpiadi invernali dovranno essere inclusive. Il monumento ospita molte volte anche la celebre corsa delle 1000 miglia, ennesima manifestazione culturale per cui possiamo affermare come L'Arena di Verona abbia dimostrato la sua capacità di adattarsi ai tempi moderni, mantenendo al contempo il fascino storico-artistico-architettonico e l'importanza primaria culturale che l'hanno resa famosa. È un luogo dove le generazioni si incontrano, dove l'arte si mescola con la modernità e con lo sport, e dove la musica risuona attraverso i secoli in quello che è il più bello ed il più grande teatro lirico all'aperto del mondo. L'Arena di Verona, uno dei monumenti più celebri d'Italia nel mondo, incanta i visitatori di tutto il pianeta con la sua bellezza senza tempo e la sua maestosità architettonica. Risulta essere il miglior esempio di anfiteatro romano ancora in piedi e rappresenta un miracolo di ingegneria e un capolavoro artistico. Il più bell'anfiteatro romano al mondo è un'affascinante combinazione di maestosità e grazia. Costruita interamente in pietra, l'anfiteatro presenta un'estetica elegante e una struttura imponente. La sua forma ellittica, con un perimetro di circa 152 metri, è il trionfo dell'architettura romana. Le sue solide murature e le imponenti gradinate trasmettono una sensazione di stabilità e grandiosità. L'Arena di Verona è un esempio straordinario di un'opera d'arte realizzata interamente in pietra. Questo materiale naturale, utilizzato con maestria dagli antichi architetti romani, conferisce all'Arena un fascino unico e una bellezza senza tempo. Le pareti esterne dell'anfiteatro, realizzate in blocchi di pietra accuratamente tagliati e assemblati, presentano una superficie liscia e regolare che cattura l'occhio. La scelta della pietra come materiale principale per la costruzione dell'Arena non è casuale. La pietra non solo conferisce solidità e resistenza alla struttura, ma anche un'eleganza intrinseca. L'uso della pietra naturale dona all'Arena un aspetto solenne e atemporale, evocando la grandezza dell'antica Roma e la sua eredità culturale. La pietra utilizzata per l'Arena di Verona è principalmente il marmo bianco proveniente dalle cave locali, noto come "marmo di Valpolicella". Questa varietà di marmo, con la sua lucentezza e tonalità calda, conferisce all'Arena un aspetto luminoso e affascinante. L'uso del marmo bianco crea un contrasto elegante con le architetture circostanti e si sposa armoniosamente con il paesaggio urbano di Verona. La lavorazione della pietra per l'Arena richiedeva una grande maestria tecnica e artistica. Gli artigiani dell'epoca dovevano essere in grado di tagliare, modellare e sagomare le pietre con precisione millimetrica per creare una struttura solida e ben proporzionata. La lavorazione accurata delle pietre consentiva di creare dettagli decorativi, come archi, colonne e capitelli, che conferivano un tocco di raffinatezza e bellezza all'intera struttura. Oggi, l'Arena di Verona continua ad affascinare e ispirare visitatori da tutto il mondo con la sua magnifica architettura in pietra. Nonostante i suoi 2.000 anni di età, l'Arena di Verona è incredibilmente ben conservata. Le sue mura esterne mostrano ancora l'originale muratura in pietra, con arcate e colonne che catturano l'occhio con il loro fascino antico. Gli architetti romani utilizzarono sapientemente il sistema del "opus quadratum", che consiste nel tagliare e disporre le pietre con precisione per creare una struttura solida e durevole. Questo metodo costruttivo ha permesso all'Arena di resistere alle intemperie e al passare dei secoli. Uno dei motivi principali per cui l'architettura dell'Arena ha resistito al tempo è l'utilizzo del "opus quadratum", una tecnica di costruzione romana in cui le pietre venivano tagliate e disposte in modo preciso per formare una muratura solida. Questo metodo costruttivo ha garantito che le pareti dell'Arena fossero stabili e resistenti, in grado di sopportare il peso della struttura e resistere alle forze naturali. Un altro fattore che ha contribuito alla resistenza dell'architettura dell'Arena è stato il suo utilizzo successivo nel corso della storia. Dopo l'epoca romana, l'Arena è stata adattata per diversi scopi, tra cui l'utilizzo come fortificazione militare e come teatro all'aperto. Questi utilizzi successivi hanno contribuito a preservare e mantenere la struttura, evitando il degrado e l'abbandono. Negli ultimi secoli, sono stati effettuati lavori di restauro e conservazione sull'Arena di Verona per preservarne l'integrità e garantirne la fruizione pubblica. Questi sforzi di conservazione hanno contribuito a mantenere l'architettura dell'Arena in ottimo stato, consentendo ai visitatori di ammirarne la bellezza e di sperimentare l'atmosfera unica del luogo. Oggi, l'Arena di Verona è uno dei monumenti più iconici d'Italia e uno dei migliori esempi di architettura che resiste al tempo e rappresenta la testimonianza della genialità e dell'abilità degli antichi architetti romani e della loro capacità di creare costruzioni che superano l'usura del tempo, nonché l'appellativo di "Museo a cielo aperto" per la città di Verona, che è stata nominata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità per la sue straordinariae architetture integre in oltre 2000 anni di storia e tra queste vi è soprattutto l'Arena. Oggi, l'Arena di Verona è uno dei monumenti più iconici d'Italia ed il migliore esempio di architettura che resiste al tempo. L'eleganza degli archi e delle colonne è uno degli elementi distintivi dell'Arena di Verona e contribuisce alla sua bellezza senza tempo. Questi elementi architettonici conferiscono alla struttura un senso di raffinatezza e armonia, catturando l'attenzione di chiunque si avvicini all'anfiteatro. Gli archi dell'Arena di Verona sono un vero spettacolo per gli occhi. Sovrapposti in una serie di arcate, creano un effetto visivo di leggerezza e grazia. La loro forma curva dona un senso di movimento e dinamicità alla struttura, mentre la precisione con cui sono stati realizzati testimonia l'abilità degli antichi architetti romani nell'arte della costruzione. Le colonne dell'Arena aggiungono un tocco di raffinatezza e bellezza all'architettura complessiva. Queste colonne, con i loro dettagli decorativi e capitelli intricati, sono un esempio di maestria artistica. Le colonne sono disposte in modo regolare lungo la facciata dell'Arena, creando un ritmo visivo piacevole e armonioso. I capitelli delle colonne sono particolarmente interessanti dal punto di vista artistico. Questi elementi decorativi posti sulla sommità delle colonne sono scolpiti con dettagli elaborati, come motivi vegetali, figure mitologiche o animali. I capitelli mostrano una varietà di stili, riflettendo l'evoluzione dell'arte nel corso dei secoli. Uno degli elementi più spettacolari dell'Arena di Verona è la sua magnifica cavea, che costituisce il cuore pulsante della struttura. L'arena, con la sua vasta area circolare, è il palcoscenico di famosi concerti, spettacoli teatrali, spettacoli di danza e opere liriche, attirando ogni anno migliaia di appassionati di arte e cultura. La forma circolare dell'arena offre un'esperienza unica agli spettatori. Essi possono godere di una visione panoramica degli eventi che si svolgono sul palco centrale, sentendosi immersi nell'atmosfera magica e coinvolgente delle performance. L'arena può ospitare fino a 25.000 persone (in età romana poteva ospitare oltre 30.000 persone), creando un'atmosfera vibrante e emozionante durante gli spettacoli. Uno dei primi elementi che si incontra all'interno dell'Arena è il corridoio del vomitorio. Questo ampio passaggio, circondato da archi e colonne, permetteva il flusso degli spettatori all'interno dell'anfiteatro. Immagina il brulicare di persone in attesa di assistere a spettacoli entusiasmanti, mentre avanzano attraverso il corridoio verso i loro posti. Uno degli aspetti più affascinanti dell'Arena di Verona sono i suoi corridoi sotterranei. Questi passaggi segreti, noti come ipogei, si estendono sotto l'intero anfiteatro e servivano come aree logistiche e di preparazione per gli spettacoli. Qui, gladiatori, animali e attori si muovevano nell'ombra, preparandosi per le loro esibizioni. Attraverso questi corridoi, si poteva accedere ai vani sotterranei dove venivano custodite le attrezzature e i materiali necessari per gli spettacoli. All'interno dei corridoi sotterranei si trova la sala degli schiavi. Questo ambiente era utilizzato per ospitare gli schiavi che assistevano gli spettatori e i gladiatori durante gli eventi. La sala degli schiavi è un ricordo tangibile del sistema sociale dell'epoca romana e ci offre uno spaccato della vita quotidiana all'interno dell'Arena. Salendo lungo le gradinate, si entra nel cuore dell'Arena. Le gradinate, disposte a forma di conchiglia, offrono una vista panoramica sulla scena centrale. Gli antichi romani, seduti su questi gradini, assistevano a giochi gladiatori, combattimenti di animali e rappresentazioni teatrali. Ancora oggi, i visitatori possono provare l'emozione di sedersi sulle gradinate e immaginare le grandiose performance che si svolgevano sotto i loro occhi. Il palcoscenico dell'Arena di Verona rappresenta il fulcro delle performance all'interno dell'anfiteatro e costituisce una parte essenziale della struttura interna. Questo spazio centrale, situato al centro dell'Arena, è il punto focale delle attività artistiche che si svolgono nella struttura. Esso offre uno spazio ampio e aperto, circondato da una balaustra che separa la scena dal pubblico. Questo permette agli artisti di esibirsi con libertà e di interagire con il pubblico circostante. La vastità del palcoscenico offre anche la possibilità di creare scenografie grandiose e complesse, trasportando gli spettatori in mondi fantastici e suggestivi. La posizione centrale del palcoscenico permette agli spettatori di avere una visuale ottimale su ogni aspetto dello spettacolo. Le gradinate a forma di conchiglia che circondano il palcoscenico garantiscono una perfetta visibilità da qualsiasi angolazione, consentendo a tutti di godere appieno delle performance. La struttura interna del palcoscenico è stata adattata nel corso dei secoli per soddisfare le esigenze delle diverse produzioni artistiche. Il palcoscenico è dotato di una serie di strutture tecniche e attrezzature che supportano gli spettacoli, come illuminazione, amplificazione del suono e sistemi di scena. Questi elementi aggiuntivi consentono la realizzazione di produzioni di alta qualità e contribuiscono all'esperienza immersiva degli spettatori. Il palcoscenico dell'Arena di Verona non è solo un semplice luogo di esibizione, ma un'opera d'arte in sé. La sua struttura architettonica, arricchita da dettagli decorativi, si fonde con la magnificenza dell'anfiteatro nel suo complesso. La maestosità del palcoscenico e l'energia che emana durante gli spettacoli sono elementi che contribuiscono alla reputazione dell'Arena di Verona come il teatro più prestigioso e affascinante al mondo. In conclusione, il palcoscenico dell'Arena di Verona è il cuore pulsante di questa straordinaria struttura. È lo spazio dove l'arte prende vita, dove performance indimenticabili si svolgono e dove il pubblico viene trasportato in un mondo di emozioni e meraviglia. Attraverso il palcoscenico, l'Arena di Verona continua a mantenere viva la sua eredità di luogo della cultura per antonomasia, nonché di spettacoli di grande prestigio, e ad affascinare gli spettatori ed i turisti di tutto il mondo con la sua bellezza e la sua magia senza tempo. L'Arena di Verona è risultata anche essere il terzo museo e circuito archeologico più visitato d'Italia, con oltre 1 milione di turisti, dopo il circuito del Colosseo e Foro Romano e Palatino ( 7 milioni) e Pompei con (3 milioni), precedendo il teatro greco di Taormina (700 mila), la Valle dei Templi di Agrigento e Paestum.

Articolo di Dario Romano.





































Commenti

  1. Ho visto l'Aida in Arena anni fa, ho visto anche Roberto Bolle, i Pink Floyd (sono vecchietta), ho visto anche il Giro d'Italia, le 1000 miglia, la qualsiasi...e tutte le volte che entro in questo anfiteatro mi emoziona sempre come se fosse la prima volta! Quella bellezza di 2000 anni è praticamente immutata, unica nel suo genere e come dici tu in questo meraviglioso articolo, rappresenta il luogo della cultura italiana nel mondo!

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  2. Grazie per tutti questi aneddoti, per tutte queste storie e per questa fantastica descrizione ed analisi dell'anfiteatro romano più suggestivo e straordinario al mondo! W l'Italia e w l'arena di Verona, orgoglio italiano!!!

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  3. In Arena l'emozione è ingestibile e sempre unica, come la prima volta. E queste parole che ha scritto mi fanno emozionare e mi fanno rivivere in prima persona le esperienze degli spettacoli che ho visto in questo meraviglioso luogo. Grazie.

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  4. Meravigliosa, come tutta Verona, un luogo dove arte e cultura raggiungono il loro picco massimo! Grazie per questo bellissimo articolo👏🏻👏🏻👏🏻

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  5. Fantastica, non c'è nulla di più bello che assistere ad uno spettacolo in Arena: si viene immersi dalla storia, dai secoli, dalla cultura, dall'arte, come in nessun altro luogo al mondo! Articolo bellissimo, una visione ed una descrizione storico-artistica a 360 gradi, bravo!!

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  6. Qui ho visto tutte le finali del Festivalbar, e devo dire che questo posto ha la migliore acustica rispetto a tutti gli altri luoghi dove fanno i concerti...bell'articolo bravo...

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  7. Ieri sera ho visto su Rai 1 l'Aida che ha inaugurato la stagione del festival lirico areniano, nei suoi 100 anni, ed è stata emozionante in tv, non oso immaginare dal vivo! In più questa tua descrizione appassionata, acculturata, sapiente e perfetta, riesce a coniugare ed amalgamare storia, arte e cultura, elementi di cui è fatto questo meraviglioso monumento!!!

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  8. Niente di più bello dell'arena di Verona❤️ Articolo super preciso e competente👌🏻

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  9. Assistere ad uno spettacolo o ad un concerto all'arena è un'esperienza unica, suggestiva ed affascinante. Si è immersi nella storia di oltre 2000 anni, nell'architettura del più bell'anfiteatro del mondo, è un'esperienza che consiglio di fare a tutti! Sempre esaustivo e completo Dario, hai una conoscenza su tutto assurda, ma in particolare, da ciò che leggo, sull'arena!!

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  10. È veramente il luogo più bello al mondo dove vedere uno spettacolo o un concerto, e io ne sono stato in tanti... Bravissimo, descrizione impeccabile...

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  11. L'acustica che c'è all'arena di Verona non c'è in nessun altro luogo al mondo. In più è un luogo ricco di storia, arte e cultura, e come al solito il tuo commento è perfetto.

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  12. Commento sublime per un luogo sublime, grazie!

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  13. L'arena è l'orgoglio italiano nel mondo. È stupenda, ho letto con piacere la trasportante descrizione, grazie mille❤️

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