Dario Romano: L'Immacolata Concezione nella storia dell'arte

 

Giambattista Tiepolo, Allegoria dell'Immacolata Concezione, 1769, National Gallery of Ireland.

L'Immacolata Concezione nella Storia dell'Arte: Un Viaggio attraverso l'Iconografia della Purezza

L'Immacolata Concezione, un dogma della Chiesa cattolica che afferma che la Vergine Maria fu concepita senza il peccato originale, ha ispirato numerosi capolavori artistici nel corso dei secoli. Questo concetto teologico è stato oggetto di intensa riflessione e rappresentazione artistica, dando vita a un vasto repertorio di opere d'arte che celebrano la purezza e la santità di Maria. Il dogma dell'Immacolata Concezione fu definito ufficialmente da papa Pio IX nel 1854, ma le radici teologiche di questa convinzione affondano nei secoli precedenti. L'idea di una Vergine Maria preservata dal peccato originale è stata oggetto di dibattito e contemplazione fin dai primi giorni del Cristianesimo. Questo concetto si è riflesso ampiamente nell'arte sacra, con opere che narrano la storia della Vergine immacolata attraverso varie tecniche e stili.

Bartolomé Esteban Murillo:

Il pittore spagnolo Murillo ha realizzato diverse opere sull'Immacolata Concezione, convertendosi nell'artista simbolo di questa tematica. La Vergine è circondata da una spirale di putti e angeli che si librano tra le nuvole. Il suo aspetto è di una giovane donna. I capelli sono lunghi e sciolti e ricadono dietro la schiena. Dal suo capo si espande una luce raggiante dorata. La sostengono alcuni putti seduti ai suoi piedi. Molti altri formano spirali che avvolgono la figura divina salendo e librandosi intorno. Lo sfondo è un cielo ideale invaso da una luce dorata, ripresa dall'invenzione straordinaria di Tiziano per l'Assunta dei Frari, e occupato interamente dalle nubi.

Murillo, Immacolata Concezione, 1665-75, Museo del Prado, Madrid.

Murillo, Immacolata Concezione, 1678, Museo del Prado, Madrid.

Murillo, Immacolata Concezione La Colasal, 1650, Museo delle Belle Arti di Siviglia.

Murillo, Immacolata Concezione Squillace, Ermitage, San Pietroburgo, 1645-55.


Giuseppe Ribera:

Intorno ai primi anni Trenta del Seicento Ribera subì l'influenza, dopo alcuni soggiorni romani, dei pittori attivi in quegli anni a Roma, come van Dyck e Rubens, perfezionando così il suo stile che si aprì verso un classicismo neo-veneto, seguendo pertanto i grandi maestri veneziani del Cinquecento, Tiziano e Paolo Veronese. Il culmine di questa fase, Ribera lo raggiunge con l'Immacolata Concezione, il suo dipinto più grande per dimensioni,  nonché prototipo esemplare per diverse altre opere di autori spagnoli a medesimo soggetto successive a questa. Ribera, noto anche come Lo Spagnoletto, ha creato un'opera intensa e drammatica. Maria è raffigurata come una figura eterea in una luce sovrannaturale, mentre sull'orlo della sua veste siedono cherubini. La scena emana un senso di mistero e devozione, evidenziato dalla maestria nell'uso del chiaroscuro.
Jusepe de Ribera, Immacolata Concezione, 1635, Convento di Monterrey, Salamanca.


Diego Velázquez:
Nella sua interpretazione dell'Immacolata Concezione, Velázquez presenta Maria con un'aura di maestosità e solennità grandiosa. Rispetto le altre opere, questa presenta un'atmosfera più cupa, quasi tenebrosa, in cui Maria rispecchia in tutto il suo splendore ed in tutta la sua luce divina, quasi come se il pittore volesse evidenziare questo contrasto tra buio e luce, tra tenebre e mondo celeste, per indicarci che il buio delle tenebre rappresenta il peccato che coinvolge il mondo, mentre la luce splendente in cui ci appare Maria ci indica che essa è esente dal peccato. Velázquez combina abilmente l'eleganza barocca con una profonda spiritualità, creando un'immagine di rara bellezza e serenità.
Velázquez, Immacolata Concezione, 1618, National Gallery, Londra.


Francisco de Zurbarán:
Il dipinto fa parte della cosiddetta serie verticale dell'artista. Il lavoro è governato da una simmetria assiale assai diffusa al tempo, nella quale ogni elemento rappresentato su un lato ha il suo equivalente sull'altro lato. La figura della Vergine è l'asse della simmetria. La sua figura sembra quasi rompere il perfetto equilibrio della luce. Maria è rappresentata come "sommersa in estasi". La luce descrive il suo volto e piani e volumi della figura, con una colorazione che è, al contempo, morbida e splendida. Zurbarán crea un'immagine solenne di Maria, con il volto rivolto verso il cielo e le mani giunte in preghiera. La luce proveniente dall'alto accentua la figura centrale, contribuendo a creare un'atmosfera mistica. La collana mariana indossata dalla Vergine indossa mostra l'anagramma A (ve) M (aria). Intorno alla Vergine, una moltitudine di stelle e angeli si confondono tra le nuvole nell'aureola, che circonda la sua testa. Gli angeli, che portano gigli e rose ai lati simboleggiano gli attributi di purezza, mentre le iscrizioni presenti mostrano versi del Cantico dei cantici, un libro biblico di profondo valore mistico. Sui lati inferiori compaiono due simboli attribuiti al dogma mariano: lo specchio senza macchia, la scala di Giacobbe, la porta del cielo e la luce del mattino.
Zurbarán, Immacolata Concezione, 1632, Museo d'arte nazionale della Catalogna, Barcellona.


Guido Reni:
Il dipinto di Reni rappresenta Maria con un volto etereo e delicato, circondata da nuvole e angeli. La sua interpretazione enfatizza la grazia e la purezza attraverso la perfezione dei tratti e la luminosità diffusa. L'opera di Reni è un esempio di come l'Immacolata Concezione sia stata rappresentata con una bellezza ideale nel periodo barocco, seguendo una scelta stilistica neo-veneta attraverso l'influenza dei grandi maestri rinascimentali Veneziani come Tiziano e Paolo Veronese.
Guido Reni, Immacolata Concezione, 1626, Metropolitan Museum of Arts, New York.

Giovanni Battista Tiepolo:
Il dipinto fu completato tra il 1767 e il 1768 per il Re Carlo III. La raffigurazione della Vergine è secondo gli schemi dell'iconografia tradizionale cristiana, e rappresenta la sua Immacolata Concezione, avvenuta senza il peccato originale. Altri simboli tipici delle rappresentazioni mariane sono la colomba, le stelle intorno al capo, la luna crescente, il serpente calpestato, le mani giunte in preghiera e l'obelisco alla sua destra. La colomba rappresenta lo Spirito Santo, mentre i gigli rappresentano la purezza, e, ancora, la rosa è il simbolo di Maria, Regina del cielo e della terra. Il globo simboleggia il mondo intero, mentre la luna crescente e la corona di stelle sono simboli tradizionali della "donna vestita di sole" descritta nell'Apocalisse.  La luna è inoltre un antico simbolo di castità, derivato dalla dea romana Diana. Così come la luna riceve luce dal sole, la grazia di Maria deriva da Cristo, suo figlio. L'obelisco alla sua destra brilla di luce solare e allude ai simboli tradizionali legati all'Immacolata Concezione associati alla Torre di Davide,  evocando inespugnabilità e purezza. Il serpente calpestato da Maria ha una mela in bocca, e rappresenta il serpente del Giardino dell'Eden e dunque del peccato originale. Un ramo di palma e uno specchio appaiono sotto i suoi piedi. La palma rappresenta la vittoria di Maria, mentre lo specchio è un ulteriore rimando alla sua purezza. Proprio la purezza è l'elemento principale che contraddistingue questa opera dalle altre precedenti menzionate. L'Immacolata Concezione del Tiepolo è la più pura di tutta la storia dell'arte, ed il maggiore pittore del '700 presenta Maria in un'elegante composizione circondata da angeli in volo. La sua abilità nel dipingere dettagli ornamentali, come le vesti fluttuanti della Vergine, crea un'immagine eterea e dinamica. La scelta di colori vivaci e la prospettiva celestiale contribuiscono a trasmettere una sensazione di elevazione spirituale straordinaria, che avvolge chiunque la osservi. Tiepolo dipinse un'altra versione dell'opera nel 1734 per la chiesa francescana di Santa Maria in Araceli di Vicenza: Maria è rappresentata solennemente, concordemente all'austera tradizione alcantarina. Mariuz dirà di questo dipinto del Tiepolo "scolpita dal pennello nella luce, in un supremo esercizio di virtuosismo pittorico".
Giambattista Tiepolo, Immacolata Concezione, 1768, Museo del Prado, Madrid.
Giambattista Tiepolo, Immacolata Concezione, 1734, Palazzo Chiericati, Vicenza.


Articolo di Dario Romano.











Commenti

  1. Dipinti di una bellezza rara!! Interessante e chiarissimo come sempre!

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  2. Bellissimo, complimenti per l'articolo impeccabile, interessantissimo grazie. Buona festa dell'Immacolata a tutti.

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  3. Grazie, molto interessante e ben spiegato.

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  4. Incantevole descrizione di questi incantevoli dipinti di Madonne, molto bello ed interessante grazie!

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  5. 🤩🥰 Grazie!!! 👏🤩

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