Dario Romano: L'architettura barocca a Venezia con Baldassare Longhena
Baldassare Longhena, Basilica di Santa Maria della Salute, 1631-1687,
Venezia.
L’architettura Barocca a Venezia
Il
Barocco veneziano vide in Baldassare Longhena il suo maggiore esponente. Venezia aveva
una grande e lunga tradizione di grandi architetti, basti pensare a personalità
come Jacopo Sansovino, Michele Sanmicheli e l’eterno Andrea Palladio, il più
grande architetto della storia. Alla morte del Palladio fu Vincenzo Scamozzi
l’architetto simbolo della Repubblica di Venezia e una volta morto lo scettro
passò a Baldassare Longhena, che fu tra i più grandi e celebri architetti del
Barocco. Lo studio di Palladio e Scamozzi contribuì notevolmente alla sua
formazione artistica. Iniziò poco più che ventenne a mettersi in luce con i
rifacimenti del palazzo
Malipiero (1621-1622) e con la radicale ristrutturazione del palazzo Giustinian Lolin (1623). Dopo la peste
del 1630, fu incaricato di edificare la Basilica di Santa Maria della Salute,
il suo più celebre capolavoro, nonché tra le più alte testimonianze del Barocco
in Italia. La bellezza dell’opera è stupefacente, soprattutto perché si può ammirare
sia da Piazza San Marco che da fondale del Canal Grande, creando scenari
architettonici-naturalistici unici, per cui si tratta sicuramente dell’opera
architettonica barocca più emotiva e spettacolare, capace di unire paesaggio
naturale e maestosità artistica al contempo. L’artista scelse di ricorrere a
una pianta centrale, con ambulacro, derivata da
modelli tardoantichi. Al corpo ottagonale della basilica, Longhena aggiunse un santuario
delimitato ai lati da due absidi; questa
soluzione, simile a quella adottata da Andrea
Palladio nella chiesa del Redentore,
rafforzò l'asse longitudinale del tempio e di fatto trasformò l'organismo
centrale in una navata vera e propria. Dal Palladio, deriva pure il
trattamento coloristico, con la pietra grigia per le parti strutturali e
l'intonaco per le pareti. Il carattere barocco del tempio è evidente nella
conformazione della massa esterna, posta scenograficamente lungo il Canal
Grande: al corpo ottagonale, coperto da una grande cupola (a
doppia volta, quella esterna in piombo su legno secondo l'uso veneziano), si
affiancano la calotta del santuario e due torri campanarie. Inoltre,
l'imponente arco in facciata, che
trova corrispondenza nella conformazione degli spazi interni, ribadisce la
presenza dell'asse longitudinale. Le raffinate volute a
spirale stabilizzate da statue fungono da contrafforti per
la cupola, sulla cui lanterna si
innalza la statua della Vergine. La chiesa si prolunga verso sud nel volume
minore del presbiterio con absidi laterali,
coperto a sua volta da una cupola più bassa e affiancato da due campanili:
questi elementi appaiono imponenti a chi percorre il Rio Terà dei
Catecumeni, che fino all'inizio del XX secolo era
l'unico accesso da terra alla chiesa. Longhena creò in questo modo, riprendendo
soluzioni del Palladio, prospetti diversi a seconda che si osservasse il tempio
dal Canal Grande, dal
sottostante Campo della Salute,
dal Bacino di San Marco,
dal Canale della Giudecca o
dal Rio Terà. Lo spazioso interno, centralizzato, è
ampiamente illuminato dalle finestre termali delle sei cappelle laterali e dai
finestroni del tamburo della cupola, dal
diametro di 21,55 metri. La luce dà risalto alla pavimentazione in tessere di
marmi policromi. Il presbiterio e
l'altare maggiore disegnato dal Longhena stesso
dominano su tutto.
Baldassare Longhena, interno della Basilica di Santa Maria della Salute,
Venezia.
Basilica di Santa Maria della Salute vista dal Campanile di Piazza San
Marco.
Basilica di Santa Maria della Saluta vista dal Canal Grande, con le
cupole e i campanili.
Longhena si cimentò anche nell'architettura civile con grandi
capolavori: la sua Ca'
Pesaro (1667) presenta uno schema apparentemente convenzionale, ma i
giochi di luci ed ombre che si instaurano sul ricco apparato ornamentale della
facciata determinano una plasticità tipicamente
barocca. Ca' Pesaro si affaccia sul Canal
Grande ed è considerato uno dei più importanti palazzi veneziani per la
sua mole, per la sua qualità decorativa e per la sua imponenza: la facciata
principale in stile barocco,
impreziosita da bassorilievi e statue dalla forte connotazione plastica e
capaci di creare importanti chiaroscuri, lo rende unico. Il pianterreno ha una
decorazione a bugnato a diamante, molto sporgente, che circonda un
doppio portale ad acqua. I piani nobili sono caratterizzati dalla presenza di
sette archi a tutto sesto pesantemente decorati, separati da colonne sporgenti
che si raddoppiano in corrispondenza dei muri portanti. Non meno importante è
la facciata laterale leggermente curvilinea, progettata solo in un secondo
momento: presenta una componente dinamica che contrasta con la staticità della
principale ed appare più semplice rispetto a quest'ultima.
Baldassare Longhena, Ca’ Pesaro, Venezia, Canal Grande.
La fama di Venezia, città nota universalmente per essere la più bella al
mondo, grazie all’architettura dei suoi palazzi, trova conferma anche grazie
all’altro capolavoro del Longhena: Ca’ Rezzonico. Si tratta di uno dei più
belli e famosi palazzi di Venezia, anch’esso situato lungo il Canal Grande. la
facciata si distingue per le sue dimensioni e per la sua monumentalità. È
divisa in tre importanti fasce orizzontali: il piano terra, arricchito da
decorazioni in bugnato e da un portale d'acqua a tre fori con architrave e due
piani nobili, caratterizzati da colonne e da finestre a tutto sesto con testa
in chiave. Ogni piano si conclude con colonne binate. Il mezzanino sottotetto è
caratterizzato da monofore ovali, nascoste nell'articolato disegno della facciata.
La pianta del palazzo è quanto mai complessa: presenta un ampio salone da
ballo, che occupa in altezza due piani, collegato al pianterreno tramite un
maestoso scalone monumentale. A parte questa straordinaria eccezione, il
Palazzo si organizza secondo una pianta tradizionale: presenta al centro un
ampio portego che si affaccia sia sul Canal
Grande che sulla corte centrale; sui due lati si sviluppano sale di
minori dimensioni.
Baldassare Longhena, Ca’ Rezzonico, Canal Grande, Venezia.
Baldassare Longhena, interno di Ca’ Rezzonico con il Salone da Ballo.
Longhena si distinse anche come eccelso costruttore di Ville Barocche,
confermando la fama delle Ville Venete, note come le più belle al mondo,
soprattutto per quanto fece Andrea Palladio. Un esempio è dato dalla Villa
Paccagnella a Conegliano: Da Villa Paccagnella, grazie alla sua posizione
panoramica, si dominano tutta la città e la pianura veneta a sud, verso cui
guarda la facciata, i colli (specie i dintorni di Ogliano) e l'arco prealpino a nord.
La nobile struttura è inserita in un ampio parco con piscina neoclassica.
L'edificio si compone di un unico stabile tripartito: un corpo centrale più
sviluppato in profondità e in altezza e due corpi laterali simmetrici. Un
grande scalone conduce al portico della facciata, aperto
da un colonnato, dal quale si accede al portale d'ingresso,
in cornice lapidea terminante in un timpano spezzato. Al piano
nobile tre grandi monofore a tutto sesto chiuse
da balaustra e inserite tra semicolonne ioniche. Sopra ad esse un
grande frontone dentellato con tre statue alle estremità. I
corpi laterali presentano due livelli di monofore, il primo a tutto sesto e il
secondo rettangolari; in alto, al di sopra di una cornice dentellata, scorre
una balaustra.
Villa Paccagnella, Baldassare Longhena, Conegliano.
Da ricordare è anche la Villa Angarano. Questa villa fu edificata da
Andrea Palladio, ma tuttavia il corpo centrale fu realizzato da Baldassare
Longhena: La villa è parte di un complesso architettonico che si distribuisce
attorno a due corti rettangolari: una completamente delimitata da edifici e
destinata ad uso di servizio e agricolo, mentre la seconda è edificata solo su
tre lati e delimitata da un muro di recinzione. In quest'ultima vi è l'edificio
padronale affiancato dalle due barchesse. In questa villa si possono trovare
degli elementi che si discostano lievemente dall'estetica palladiana, ad
esempio il corpo centrale si eleva su tre piani e ricorda un elegante
palazzetto di gusto tipico seicentesco. Peculiare anche il timpano curvilineo
spezzato che corona la villa, tipico del gusto barocco, a contrasto con le
forme del retro dell'edificio che ripresentano la struttura del fronte ma in
modo più dimesso.
Villa Angarano, con al centro il corpo centrale realizzato da Baldassare
Longhena, Bassano del Grappa.
Articolo di Dario Romano di Arte Divulgata. Per fonti e approfondimenti, il contenuto è tratto dal mio libro L'architettura del Barocco e del Rococò.
Magnificenza pura!
RispondiEliminaLa più bella città sicuramente❤️ architetture stupende
RispondiEliminaDa veneziano segnalo che domani 21 novembre è proprio la festa della Madonna della Salute, per noi è una delle ricorrenze più seguite e festeggiate, viene allestito un ponte su barche che collega la chiesa alla riva opposta Santa Maria del Giglio.
RispondiEliminaVenezia è un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie per questa meravigliosa, ennesima, divulgazione ❤️
RispondiEliminaBellissima! Purtroppo non ho ancora avuto modo di visitarla
RispondiEliminaVenezia è la perla del mondo intero
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