Dario Romano: San Martino nella storia dell'arte

 

El Greco, San Martino e il Mendicante, 1597-99, National Gallery of Art, Washington.

San Martino nella Storia dell'Arte:

San Martino, vescovo di Tours nel IV secolo, è una figura venerata nella tradizione cristiana per la sua carità e il suo atto di condivisione del mantello con un mendicante. La storia di San Martino è stata una fonte d'ispirazione per numerosi artisti nel corso dei secoli, dando origine a rappresentazioni iconiche che riflettono la devozione e l'umanità del santo.

L'Atto di Carità: Fonte di Ispirazione

La narrazione più celebre legata a San Martino è il suo gesto compassionevole di dividere il suo mantello con un uomo povero e indigente. Questo atto di carità, spesso raffigurato nelle opere d'arte, è diventato simbolo di generosità e altruismo. La scena è stata dipinta e scolpita innumerevoli volte nel corso dei secoli, incarnando l'essenza della carità cristiana.

L'Iconografia di San Martino

La rappresentazione più comune di San Martino nell'arte è quella che lo mostra mentre taglia il suo mantello con una spada per condividerlo con il mendicante. Questa immagine iconica è spesso accompagnata da elementi simbolici, come la figura di Cristo che osserva la scena dal cielo o il sole che splende in modo miracoloso. Questi elementi aggiungono un tocco mistico alle opere, sottolineando la dimensione spirituale dell'atto di carità.

Il Medioevo: Affreschi e Vetrate

Nel periodo medievale, gli affreschi nelle chiese e le vetrate colorate divennero i mezzi principali attraverso i quali l'iconografia di San Martino fu diffusa. Le chiese romaniche e gotiche d'Europa ospitavano spesso cicli di affreschi che narravano la vita dei santi, e San Martino trovava spesso un posto di rilievo in queste rappresentazioni. Le vetrate, con la loro luminosità e colori vibranti, comunicavano in modo potente la spiritualità e la generosità del santo. Tra il 1313 ed il 1318 il senese Simone Martini affresca, nella Basilica inferiore di San Francesco d'Assisi, la cappella dedicata a San Martino, con diversi affreschi che ritraggono la vita del santo. Martini era famoso per la sua capacità di dipingere figure con grazia e delicatezza. Le sue opere spesso presentano personaggi con lineamenti affinati e atteggiamenti aristocratici. I suoi dipinti spesso presentano tonalità accese, con una particolare attenzione ai dettagli decorativi e ai riflessi cromatici. La capacità di Martini di catturare espressioni emotive è notevole. Le sue opere trasmettono spesso una profonda serenità e un senso di spiritualità. Nelle sue opere sacre, Martini integrava spesso dettagli decorativi elaborati, come aureole dorate e sfondi decorati. Questi elementi contribuivano a creare un'atmosfera sacra e solenne. Tutti questi elementi sono visibili in questo ciclo d'affreschi dedicato al Santo.

Rinascimento: Carpaccio, Raffaello e El Greco

Il celebre pittore cretese, cittadino della Repubblica di Venezia e allievo di Tiziano, Domenikos Theotokopoulos, noto come El Greco, ha contribuito in modo significativo alla rappresentazione artistica di San Martino. El Greco ha vissuto tra il XVI e il XVII secolo, un periodo di transizione tra il Rinascimento e il Barocco. La sua arte è caratterizzata da uno stile distintivo, con figure allungate, colori vivaci e un'atmosfera spirituale. In questo dipinto, El Greco rappresenta San Martino in una composizione dinamica. La figura del santo si staglia con eleganza mentre taglia il suo mantello per condividerlo con il mendicante accanto a lui. Il colore vibrante, di matrice Veneta, delle vesti e il gesto generoso di San Martino catturano l'attenzione dello spettatore. Il tratto più distintivo di El Greco è la sua capacità di comunicare la dimensione spirituale attraverso l'uso audace del colore e la deformazione stilistica delle figure. Le figure allungate e la disposizione delle composizioni contribuiscono a creare un senso di intensità e spiritualità, trasmettendo una profonda esperienza emotiva. La luce che permea la scena può essere interpretata come una manifestazione della grazia divina, sottolineando l'atto caritatevole di San Martino. Anche Raffaello ha contribuito alla rappresentazione artistica di San Martino. Tuttavia, a differenza di El Greco, Raffaello aveva uno stile più delicato e armonioso. Raffaello non si concentra sulla drammaticità, ma piuttosto sulla gentilezza e sulla nobiltà del gesto di San Martino. Il gesto di dividere il mantello diventa un atto di generosità e umanità, sottolineato dalla compostezza delle figure e dalla serenità dell'ambiente. Anche Carpaccio contribuisce a plasmare l'iconografia del Santo a cavallo che dona il suo mantello al povero mendicante, e lo fa nel Polittico di Zara. Il pittore ci fa percepire e respirare l'aria che circola, in pieno stile Veneto, dove la luce ed il colore sono di fondamentale importanza per la resa del paesaggio, come se possiamo avvertire in prima persona cosa stia accadendo dinanzi ai nostri occhi: è questo ciò che avviene nel dipinto di Carpaccio.

Barocco: Van Dyck

Anche Anthony Van Dyck, nel XVII secolo, contribuì a questa tradizione con opere che presentavano San Martino come figura aristocratica e spirituale. Van Dyck era noto per il suo stile raffinato e la sua capacità di ritrarre le figure con grazia e nobiltà. Questa estetica avrebbe potuto influenzare la rappresentazione di San Martino, che spesso veniva ritratto come un santo aristocratico. Le figure nei dipinti di Van Dyck sono spesso caratterizzate da pose aristocratiche e da un'espressività elegante. Questo approccio potrebbe essersi riflesso nelle rappresentazioni di San Martino, offrendo una visione più nobile della figura del santo.

Raffaello Sanzio, San Martino e il Mendicante.

Van Dyck, San Martino e il Mendicante, 1621, Sint-Martinuskerk, Zaventem.
Simone Martini, San Martino e il Mendicante, 1313-18, Basilica inferiore di San Francesco d'Assisi, Cappella di San Martino, Assisi.
Vittore Carpaccio, Polittico di Zara, San Martino e il Mendicante, 1480-90, Museo d'Arte Sacra, Zara.

Articolo di Dario Romano di Arte Divulgata. 

Commenti

  1. Coinciso, diretto, preciso e chiaro, bravo come sempre Dott. Dario Romano, è sempre un piacere leggerla. Dipinti bellissimi soprattutto quello di El Greco.

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  2. Grazie, chiarissimo e preciso!

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  3. Il tuo ingegno di raccontare l'arte è poesia pura! 🖌️

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  4. Chiaro e preciso come sempre! Magnifici dipinti, spiegazione eccellente! Grazie!

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  5. Bellissimi quadri, ed analisi perfetta, di facile comprensione e piacevole lettura, bravo come sempre.

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  6. Grazie, interessante, ben scritto e di lettura scorrevole.

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