Dario Romano: la Natività nella storia dell'arte

 

Tintoretto, Natività, Scuola Grande di San Rocco, Venezia, 1577.

La Natività nell'Arte: una celebrazione visiva attraverso i secoli

La Natività, uno degli eventi più significativi della tradizione cristiana, ha ispirato innumerevoli capolavori artistici nel corso dei secoli. Questo tema universale ha fornito un terreno fertile per l'espressione creativa di artisti di diverse epoche, ciascuno portando la propria interpretazione unica e donando vita alla sacra storia attraverso il pennello e la tavolozza. Il tema della Natività è legato a quello dell'Adorazione dei pastori o all'Adorazione dei Magi. Nelle prime rappresentazioni medievali, la Natività era spesso raffigurata in maniera stilizzata e simbolica. Tuttavia, con il Rinascimento, gli artisti iniziarono a esplorare nuove tecniche e ad approfondire la ricerca di una rappresentazione più realistica. Il pittore italiano Giotto di Bondone fu uno dei precursori di questa trasformazione. Nel suo ciclo di affreschi nella Cappella degli Scrovegni a Padova, la sua "Natività" mostra una scena più umana e coinvolgente, con la Vergine Maria che tiene il bambino appena nato con affetto materno. Giotto presenta la Natività in modo toccante e umano. Maria, rannicchiata vicino al neonato Gesù, è affiancata da Giuseppe che osserva con devozione. Il Bambino Gesù, appena nato, è disteso nella mangiatoia, avvolto in fasce. L'attenzione ai dettagli anatomici e la cura nel rendere i gesti umani contribuiscono a conferire autenticità e immediatezza alla scena. Nell'affresco di Giotto, un angelo annunciante si staglia sopra la scena, rendendo omaggio al miracolo della nascita divina.

Giotto, Natività, 1305, Cappella degli Scrovegni, Padova.

La Natività di Gentile da Fabriano e Stefano da Verona nel Gotico Internazionale:


La "Natività" di Gentile da Fabriano è uno dei capolavori più celebrati del pittore italiano del tardo Trecento. Realizzata nel 1423, questa opera è un esempio eccezionale dello stile gotico internazionale, caratterizzato da un'eleganza decorativa, raffinatezza cromatica e un'attenzione minuziosa ai dettagli. La composizione è sontuosa e simmetrica. La scena principale mostra la Madonna, con un'espressione tenera, che tiene in braccio il neonato Gesù, mentre San Giuseppe osserva con rispetto. La mangiatoia, posta al centro della composizione, è decorata con dettagli intricati. L'atmosfera è pervasa da un senso di serenità e sacralità. Gentile da Fabriano integra nell'opera l'adorazione dei Re Magi e dei pastori. La tavolozza di Gentile da Fabriano è ricca e vivace, con colori brillanti e dorature che conferiscono un tocco di opulenza all'intera composizione. L'Adorazione dei Magi di Stefano da Verona è impostata su due registri: nel piano inferiore i Magi rendono omaggio al Bambino e alla Vergine, mentre nel piano superiore si vede un gruppo di pastori. In tipico stile tardo gotico, la spazialità è intuitiva e volutamente imprecisa per donare alla composizione un aspetto elegante, irreale e fiabesco.

Stefano da Verona, Adorazione dei magi, 1434, Pinacoteca di Brera, Milano.

Gentile da Fabriano, Adorazione dei Magi, 1423, Uffizi, Firenze.


L'Adorazione dei Magi di Domenico Veneziano: Lo stile, ricco di eleganza e raffinatezza, si ispira al tardo gotico, ma vi si trovano, al contempo, elementi strettamente rinascimentali: la padronanza dei volumi, l'espressività dei personaggi e l'uso unificato della luce diffusa sia in primo piano che sullo sfondo del paesaggio, con le colline più lontane rese chiarissime, quasi cristalline, per l'effetto straordinario con il quale il pittore rende la foschia.


Domenico Veneziano, Adorazione dei Magi, 1441, Gemaldegalerie, Berlino.

L'Adorazione dei Magi di Andrea Mantegna: Nel capolavoro del Trittico degli Uffizi, Mantegna dedica uno scomparto al tema della Natività con l'Adorazione dei Magi. Il pittore si conferma ancora una volta il dio della prospettiva: straordinaria è la strada tortuosa prospettica di scorcio, affollata da pastori, che conduce verso la grotta della Natività. Mantegna innova anche l'iconografia della rappresentazione dei Re Magi, evitando la tradizionale disposizione di un re in piedi, uno mentre si sta inginocchiato ed un altro già inginocchiato, in favore di maggiore libertà di rappresentazione.

Andrea Mantegna, Adorazione dei Magi (particolare del Trittico degli Uffizi), 1464, Uffizi, Firenze.


L'Adorazione dei Magi di Bosch:

Il "Trittico dell'Adorazione dei Magi" è un'opera complessa che unisce tre pannelli in una struttura tripartita. Questa opera è stata creata da Bosch durante il periodo della sua carriera in cui il suo stile pittorico stava evolvendo, e il trittico riflette la sua abilità nell'esplorare temi religiosi attraverso l'uso di immagini ricche di simbolismi. I pannelli del trittico mostrano scene collegate all'Adorazione dei Magi, ma la loro rappresentazione è distante dalla tradizionale narrazione religiosa. Bosch crea un ambiente surreale, ricco di simbolismi e di elementi fantastici. La scena principale dell'Adorazione dei Magi è ambientata in un paesaggio fiabesco, con le figure dei Magi in primo piano, circondati da dettagli intricati e creature fantastiche. Il trittico è caratterizzato da un profondo simbolismo, tipico dello stile di Bosch. Le creature mostruose e gli elementi fantastici rappresentano spesso allegorie moralistiche, suggerendo il confronto tra il bene e il male, la virtù e il vizio.


Bosch, Trittico dell'Adorazione dei Magi, 1485-1500, Museo del Prado, Madrid.

L'Adorazione del Bambino, Lorenzo Lotto:

Lo stile di Lotto è caratterizzato da una precisione accurata nei dettagli e da una tavolozza ricca di colori. La sua attenzione al dettaglio è evidente nella resa degli oggetti e degli abiti, mentre l'uso della luce crea un'atmosfera vibrante e spirituale. La Sacra Famiglia è evocata con tonalità calde e accese, con un interessante gioco di contrasti tra luce ed ombra. La scena è infatti vista da dentro la capannuccia, dove Maria e Giuseppe stanno adorando il Bambino posto su un lenzuolo arrotolato in un cesto di vimini, vicino a un sacco e un bariloccio che ricordano il viaggio che li attende, la Fuga in Egitto. In pieno stile Veneto, con una forte importanza per gli effetti luministici e cromatici, dalla porta si estende un bellissimo paesaggio campestre con tre angeli cantori che rasserenano la scena, mentre a sinistra, dietro lo stipite e in ombra, si vede un crocifisso che ricorda il destino tragico di Gesù, un'evidente traslazione cronologica.

Lorenzo Lotto, L'adorazione del Bambino, 1523, National Gallery of Art, Washington.


L'Adorazione dei pastori, Giorgione:

L'opera è divisa in due parti: a destra vi è la Sacra Famiglia con i pastori, all'interno di una grotta; a sinistra si apre un bellissimo paesaggio veneto con un fiume, le colline e le montagne in lontananza. Tutto è reso dalla straordinaria invenzione stilistica di Giorgione: il Tonalismo. L'artista tratta in modo magistrale anche la luce, che diventa incidente, tenue e soffusa, soprattutto riflessa nelle vesti luccicanti, in special modo quella di Giuseppe. Nel tipico stile tonalista Giorgionesco, spicca la padronanza dell'uso del colore steso in stati sovrapposti e senza nessuna linea di disegno di contorno. In questa maniera l'artista fonde paesaggio e natura, rivoluzionando il Rinascimento e tutta l'arte dei secoli a venire.

Giorgione, Adorazione dei pastori, 1500-1505, National Gallery of Art, Washington.


Sacra Famiglia con un pastore, Tiziano:

In questo capolavoro giovanile di Tiziano, San Giuseppe presenta il Bambino a un pastore che si inginocchia con riverenza. Tiziano innova con genialità già da così giovane e difatti è insolito trovare un solo pastore in adorazione, questo è l'unico dipinto con tale nuova iconografia. In questo modo Tiziano voleva sottolineare l'importanza di San Giuseppe rendendolo centrale nella composizione sia in termini di azione che in termini di posizione, basti pensare che in tutte le altre opere con lo stesso tema, San Giuseppe era spesso un po' "dimenticato" o "trascurato" rispetto alle altre figure, mentre Tiziano gli dona finalmente importanza. La tenera espressione che lega la madre al bambino è sottolineata dalla meravigliosa resa pittorica del lino bianco in cui sono avvolti. Le figure non sono contrapposte al paesaggio, ma sono unite in una dolce fusione ad esso: questo è stato reso possibile dalla tecnica tonalista che ha caratterizzato l'opera del Tiziano giovane, sviluppata in simbiosi con Giorgione, in cui il paesaggio, per la prima volta nella storia, assume un ruolo di primaria importanza, anticipando gli idillii di natura di Giacomo Leopardi.

Tiziano, Sacra Famiglia con un pastore, 1510, National Gallery, Londra.


Adorazione dei Magi, Paolo Veronese:

In quest'opera Veronese mostra il suo solito virtuosismo tecnico e stilistico. Particolarmente belle risultano le teste dei due Re più anziani, con i lineamenti di Melchiorre resi con tratti abili in un unico strato di vernice. La testa di Gaspare è animata tanto nell'audace modellato preliminare quanto nel deciso impasto bianco. Gli angeli appaiono nel classico meraviglioso cielo blu Veronesiano, lungo il raggio di luce che illumina il Bambino. Alla diagonale dominante formata da questo stupendo fascio di luce, in cui Veronese mostra tutta la sua ineguagliabile tecnica, si contrappone la diagonale formata dalle figure adoranti che culmina nelle figure della Vergine e del Cristo Bambino. Gli agnelli legati accanto la Vergine sono un dono dei pastori ed esprimono l'idea che Cristo è "l'agnello di Dio" sacrificato per l'umanità. Le massiccie rovine classiche, contro le quali è stata eretta una stalla, suggeriscono che il paganesimo del passato è stato sostituito dal cristianesimo: questa è la distintiva ed unica capacità geniale di immaginazione scenografica che caratterizza tutta l'arte di Paolo Veronese.

Paolo Veronese, Adorazione dei Magi, 1573, National Gallery, Londra.


Natività, Tintoretto:

Tintoretto è il pittore teatrale per eccellenza, è il pittore del dramma, del pathos, dell'emozione e dell'azione. Ecco, se c'è un termine che meglio descrive l'arte del Tintoretto credo che la parola "azione" sia quella più adatta. Con le sue pennellate energiche, rapide, pastose, e i suoi inconfondibili contrasti di chiaroscuro, Tintoretto dipinge l'azione delle cose, dei movimenti, degli oggetti, allo stesso modo in cui vengono percepiti dal nostro occhio, anticipando proprio l'Impressionismo francese di oltre 3 secoli. In questa Natività si avverte proprio quest'azione, questa grande emozione per l'evento, tanto da renderla la più bella ed emozionante di tutta la storia dell'arte. Tintoretto, per la Scuola Grande di San Rocco, crea un vero e proprio presepe visivo in cui lo spettatore si sente parte integrante della scena e ne avverte tutto il pathos. Tintoretto, con le sue pennellate, scandisce il colore creando un ritmo dolcissimo, in cui non c'è frenesia ma contemplazione per quanto sta succedendo. Tintoretto realizza un vero e proprio presepe con la straordinaria composizione del soppalco per dare maggiore vivacità ed emozione alla scena, in uno spettacolare gioco contrapposto tra sopra e sotto mai visto prima.

Tintoretto, Natività, 1577, Scuola Grande di San Rocco, Venezia.


Adorazione dei Pastori, Caravaggio:

L'opera presenta una rappresentazione intensa e realistica della Natività, con i pastori che si avvicinano con rispetto al bambino Gesù. La luce intensa crea un forte contrasto tra le figure in primo piano e lo sfondo buio, un elemento tipico dello stile di Caravaggio. L'artista cattura il momento di umiltà e meraviglia dei pastori di fronte al miracolo della Natività. Questa opera riflette la sua capacità di infondere drammaticità e intensità emotiva nelle scene sacre, sulla stessa scia di Tintoretto, pittore che ha potuto ammirare e studiare.

Caravaggio, Adorazione dei Pastori, 1609, Museo Regionale, Messina.

Adorazione dei Pastori, Rubens:

Influenzato dai grandi maestri veneti come Tintoretto, Tiziano e Veronese, Pieter Paul Rubens è noto per il suo stile opulento, caratterizzato da colori vibranti, composizioni dinamiche e un senso di movimento. La sua padronanza della tecnica pittorica e la capacità di catturare l'energia e l'espressione delle sue figure umane sono distintive delle sue opere. Tutte queste caratteristiche sono presenti in questo dipinto, in cui il pittore è riuscito a dare vita alla scena sacra, con un realismo e una vivacità straordinari.

Rubens, Adorazione dei Pastori, 1608, Museo Civico, Fermo.


Adorazione dei Magi, Diego Velazquez:

L'artista ha deciso di utilizzare come modelli, per questo dipinto, i propri familiari. L'opera non è altro che un ritratto di famiglia. Il Re dalla barba bianca, di sinistra, è un ritratto del pittore Pacheco, maestro di Velazquez. Gasparre presenta le sembianze dello stesso Velazquez, mentre Baldassarre è il ritratto di un servitore. La Vergine è il ritratto della moglie dell'artista, mentre il Bambino prende le sembianze della loro figlia.

Adorazione dei Magi, Velazquez, 1619, Museo del Prado, Madrid.


Adorazione dei Magi, El Greco:

Questa scena notturna è ambientata in uno spazio angusto e irregolare, una sorta di grotta con apertura a timpano sul retro, costituita da due archi semicircolari. Maria tiene in braccio il figlio appena nato, mentre San Giuseppe e tre pastori sono intorno a loro, esprimendo la loro forte devozione al Bambino. L'ellisse compositiva è chiusa in alto da un gruppo di angeli molto vicini alla Sacra Famiglia: esprimono il compiacimento Celeste per la nascita del Redentore.

El Greco, Adorazione dei Pastori, 1612, Museo del Prado, Madrid.


Adorazione dei Magi, Jacopo Bassano:

Alla sinistra dell'Adorazione dei Magi, largo spazio è dato alle figure dei servitori, affaccendati a sistemare i doni: porcellane, ori e argenti posti in evidenza a sinistra. Fa significativamente da sfondo a questa rappresentazione un paesaggio con la veduta della città di Bassano del Grappa. L'opera, di altissima qualità è stata riconosciuta, per il suo schema compositivo, come il prototipo di successive elaborazioni di questo tema.

Jacopo Bassano, Adorazione dei Magi, 1576, Galleria Borghese, Roma.


Adorazione dei Pastori: Corrado Giaquinto:

In questo dipinto spicca la maestria di Corrado Giaquinto nel rappresentare la luce divina che coinvolge il corpo del Cristo Bambino: essa, tanto è luminosa, diventa una potente fonte di luce irradiata che bagna i volti delle figure raggruppate attorno.

Corrado Giaquinto, Adorazione dei Pastori, 1753-1762, Museo del Prado, Madrid.



Articolo di Dario Romano.









Commenti

  1. GRAZIE ! Cercavo una comparazione tra i i pittori sulla Natività ! Articolo interessantissimo !!!

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  2. Buon Natale 🎄

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  3. Buon Natale a te, alla tua famiglia 💚

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  4. Buon Natale da Assisi🌟

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  5. Bella questa insolita natività su due livelli del Tintoretto☺️

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  6. Grazie per questa ennesima speciale ed impeccabile spiegazione e augurissimi! ❤️🎄

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  7. Sono dipinti di straordinaria bellezza. Buon Natale.

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  8. Nella CAPACITA' di espressione dei movimenti, mi sento di apprezzarne VALORI, da farmi venire in mente il PRESEPE VIVENTE di CUSTONACI.

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  9. Buon natale sei GRANDE

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  10. Stupendi, quello di Tintoretto ineguagliabile!

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  11. Il mio adorato Tintoretto! E' uno dei pittori che amo di più!!!

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  12. Informazioni dei pittori importanti. Grazie.

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  13. Bellissimo quello di Tiziano, il mio preferito💖💖✨

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  14. Grazie per questa opportunità di ricordarmi, la storia, di questi stupendo dipinti.

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  15. Bellissimo quello di Tiziano, grazie.

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  16. Bellissima la Madonna del Tiziano con il paesaggio🙏❤

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  17. Superb Titian!

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  18. Grazie, molto interessante!

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  19. Meraviglioso!

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  20. Bellissima sua spiegazione del capolavoro di Veronese , grazie.

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  21. Magnifico Veronese

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  22. Grazie per aver pubblicato questi straordinari Dipinti! Grazie anche per la ricca spiegazione

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  23. Bello. Grazie 💖

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  24. Daliborka Radic Kuzmanovic25 dicembre 2024 alle ore 09:57

    Molto belli,ma mio preferito rimane Caravaggio ❣️

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  25. Patrizia Martusciello25 dicembre 2024 alle ore 09:58

    Ottima scelta, buon Natale

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  26. Che patrimonio artistico meraviglioso. Grazie per avercelo proposto!

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  27. 'ARTE ITALIANA è sempre la. migliore

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  28. Razionale e buon Natale a tutti!

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  29. Buon Natale e grazie per ogni singolo contributo🎄🎉

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  30. ❤️❤️❤️

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  31. Tanta roba 😮❤️

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  32. Grazie del link che mi permette di conoscerti di più!!! Ho anch'io un blog per far apprezzare l'immenso patrimonio che abbiamo in Italia! Se ti va....https://marenostrum.over-blog.net/
    Buona giornata dii Natale!!!

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  33. Bella questa raccolta!

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