Dario Romano: Penelope di Jules Cavalier
Penelope, Jules Cavalier, 1849, Museo d'Orsay, Parigi. Durante i vent'anni di assenza di Ulisse, Penelope, nonostante i numerosi pretendenti al trono di Itaca che la spingevano a scegliere un nuovo sposo tra le loro fila, rimane fedele al marito.
Per rimanere evasiva, dichiara che farà la sua scelta una volta completata la tessitura del sudario funebre di suo suocero Laerte.
Ogni notte, per tre anni, la Regina annulla il lavoro completato quel giorno, fino a quando una delle sue donne di servizio rivela il suo stratagemma. Questa figura, accasciata nei suoi casti panni, cedette alla fatica del lavoro, con la grazia modesta e severa dei giorni gloriosi dell'antichità; L'opera fu così un vero successo: non una sola recensione contraddittoria offuscò il coro di lodi: artisti e persone della società furono ugualmente affascinati. I panneggi sono infatti di notevole virtuosismo, raramente raggiunto nella scultura dell'epoca, combinando il naturalismo a un riferimento dell'arte greco-romana con una temperata sensibilità romantica.
Cavelier si ispirò alla statuaria antica nel corso della sua carriera.
(Dario Romano di Arte Divulgata).
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