Dario Romano: Andrea Palladio il più grande e influente architetto di tutti i tempi

 

Andrea Palladio, Villa Almerico Capra, detta la Rotonda, Vicenza, 1567-1605.

Andrea Palladio: il dio dell’architettura

Parlare di Andrea Palladio vuol dire esplorare la storia di un autentico rivoluzionario dell’architettura. Nato Andrea di Pietro della Gondola nel 1508, fu battezzato “Palladio” dal suo mentore Gian Giorgio Trissino in omaggio a Pallas Atena, dea della sapienza. Da apprendista scalpellino a teorico di straordinaria capacità, Palladio trasformò il sogno dell’armonia classica in un linguaggio edile sistematico, fondato su perfette proporzioni formali e matematiche e un profondo rispetto per il passato, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Guardare le sue meravigliose architetture significa entrare nell’universo di un architetto la cui visione ha segnato una cesura netta nella storia dell’architettura: da scalpellino padovano a “dio dell’architettura”, egli ha saputo tradurre il sogno dell’armonia classica in edifici capaci di elevare lo spirito umano. Con profondo rispetto per il passato e uno slancio verso il futuro, Palladio concepì un linguaggio architettonico di perfezione e bellezza universale, fondato sull’equilibrio delle proporzioni e sul dialogo costante tra funzione e forma. Andrea Palladio è l’architetto per eccellenza, il più imitato e il più influente di tutti i tempi. Nessun altro architetto ha inciso con tanta profondità e vastità sulla cultura architettonica mondiale come lui. Egli ha ideato un metodo, una visione e un ideale che ancora oggi guidano l’immaginazione di architetti in tutto il mondo.

L’uomo che fece dell’architettura un’arte divina

Il cuore del pensiero palladiano è contenuto nei "Quattro Libri dell’Architettura" (1570), opera cardine della storia dell’architettura, scritta a soli 22 anni. Palladio codifica gli ordini classici, le proporzioni armoniche, l’uso dei materiali, ma soprattutto insegna un metodo universale per progettare ogni tipo di edificio, dal più semplice al più monumentale. Con questo trattato e con le sue opere la sua influenza diventa talmente vasta da aver superato il De Architectura di Vitruvio, dando origine al Palladianesimo, l'unico stile architettonico nella storia che sia mai esistito e derivato da un architetto unico. Palladio ha saputo reinterpretare il mondo antico con una precisione ineguagliabile, che ha del divino. Le sue ville, i suoi palazzi civili e le sue chiese incarnano la perfezione estetica e funzionale, e Goethe stesso non esitò a dichiarare che “l'architettura, con Palladio, diventa un'arte divina, capace di elevare lo spirito e soddisfare l'intelletto”.

I Quattro Libri dell’Architettura: la Bibbia dell’architettura mondiale

La sua massima eloquenza risiede ne I Quattro Libri dell’Architettura (1570), un trattato concepito a ventidue anni che ha rivoluzionato la pratica costruttiva. In quattro parti – dai materiali e tecniche edilizie, alle abitazioni private, agli edifici pubblici fino allo studio dei templi antichi – Palladio codificò un sistema di regole proporzionali basate sul “modulo” (diametro della colonna) che rese possibile infinite varianti compositive, dal Tuscanico al Composito. Grazie ai disegni e alle spiegazioni puntuali, questo trattato divenne la “bibbia” non solo per gli architetti del Rinascimento, ma di ogni architetto dei secoli a venire, persino oggi. Difatti, quello di Palladio divenne il trattato più influente della storia dell'architettura e diede un forte impulso ai fondamenti del Neoclassicismo.

  • Il primo libro descrive materiali, tecniche edilizie e gli ordini classici: tuscanico, dorico, ionico, corinzio e composito.

  • Il secondo libro è un catalogo delle sue opere: 9 palazzi, 22 ville signorili (di cui 13 completate) e progetti ideali, mai costruiti.

  • Il terzo libro affronta infrastrutture, piazze e ponti, culminando nella descrizione della Basilica Palladiana di Vicenza.

  • Il quarto libro è un omaggio all’architettura classica, con rilievi di 26 edifici antichi tra cui templi e basiliche romane

Attraverso queste pagine, Palladio non impone modelli rigidi, ma un sistema razionale capace di infinite combinazioni, fondato sulla bellezza, l’equilibrio e la funzionalità. Da questo corpus nasce il Palladianesimo, l’unico stile architettonico al mondo derivato direttamente da un architetto, destinato a influenzare l’Europa e il mondo intero fino ad oggi.

Il padre dell’architettura americana e il Palladianesimo

L’influenza di Palladio ha oltrepassato i confini europei per radicarsi nel nuovo mondo: Thomas Jefferson – che possedeva ben cinque edizioni dei “Quattro Libri” – trasse ispirazione per Monticello e l’Università della Virginia, mentre in Inghilterra, in Russia e negli Stati Uniti i suoi schemi hanno dato vita a Capitol Hill, Buckingham Palace, la Casa Bianca, la Chiswick House e innumerevoli altre architetture. Il “palladianesimo” divenne un movimento universale, simbolo di un classicismo sempre rinnovato, e ancor oggi le proporzioni palladiane sono un punto di riferimento imprescindibile per chi voglia costruire “con grazia”. L’influenza di Palladio attraversa i secoli e gli oceani. Le sue teorie giungono negli Stati Uniti, dove ispirano le dimore dei presidenti e gli edifici istituzionali. Per questo motivo, nel 2010, è stato ufficialmente riconosciuto come Padre dell’architettura americana. Figure come Thomas Jefferson lo consideravano una guida assoluta, un modello da seguire obbligatoriamente.

La storia delle ville venete

Universalmente considerate come le ville più belle del mondo, le ville venete sono degli straordinari esempi di architettura che raccontano la grandezza di una civiltà, la raffinatezza del Rinascimento e l’ingegno dei suoi protagonisti. Più che semplici residenze, queste ville sono capolavori culturali, testimonianza viva di un’epoca e modello universale di armonia sublime tra uomo, architettura, arte, storia e paesaggio. La storia delle Ville Venete affonda le radici nel contesto della Repubblica di Venezia, tra il XV e il XVIII secolo, quando la nobiltà veneziana, desiderosa di diversificare i propri investimenti, si spostò dalla vita urbana alla terraferma, dando vita a un nuovo modello di economia agricola e residenziale. Le ville non erano solo dimore estive, ma centri di produzione agricola, luoghi di rappresentanza, simboli di prestigio e cultura. In questo contesto, dunque, i ricchi esponenti del patriziato veneziano fanno letteralmente a gara nel farsi costruire le più belle residenze rurali mai concepite prima: esse simboleggiano il prestigio, la ricchezza e lo sfarzo della civiltà veneta e del potere della Serenissima. A elevare le Ville Venete a modello universale fu Andrea Palladio, architetto che seppe fondere i principi dell’architettura classica con le esigenze moderne della società del tempo. Le sue ville – come la Rotonda, Villa Barbaro, Villa Emo, Villa Foscari “La Malcontenta”, solo per citarne alcune – sono espressioni di perfezione geometrica, eleganza e funzionalità. Palladio creò un linguaggio architettonico fatto di simmetrie, portici, logge e frontoni classici, perfettamente integrati nel bellissimo verde paesaggio veneto: è uno spettacolo per gli occhi, architettura, arte e natura diventano una cosa sola. Le sue ville erano pensate per “piacere e utilità”, per essere abitate, coltivate e ammirate. Non a caso, 24 delle sue ville sono oggi riconosciute dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità (dal 1996), insieme alla città di Vicenza, consacrando il Veneto come la capitale mondiale dell’architettura. Il fenomeno delle ville non fu limitato solo a Palladio. Nei secoli successivi, migliaia di ville furono costruite in tutto il territorio veneto e friulano, raggiungendo il numero straordinario di oltre 4.500 edifici. Tra le più significative si ricordano:
  • Villa Contarini a Piazzola sul Brenta

  • Villa Pisani a Stra, definita la “Versailles veneta”

  • Villa Valmarana ai Nani a Vicenza, decorata da Tiepolo

  • Villa Widmann a Mira

  • Villa Mocenigo a Dolo

Ognuna racconta una storia diversa, legata a una famiglia, a un architetto, a un contesto storico. Spesso inserite in paesaggi straordinari, accompagnate da giardini storici, barchesse agricole e affreschi meravigliosi, queste ville sono custodi di un patrimonio culturale integrato unico al mondo.

Le ville palladiane: armonia tra natura, arte e funzionalità

Le ville progettate da Palladio sono le più celebri e imitate nel mondo. Note per essere state le residenze per l’élite veneziana, al contempo erano dei centri agricoli produttivi e santuari dell’equilibrio e della perfezione, incarnazione di una vita ideale, in cui l'uomo, l'arte e la natura convivono armoniosamente in una dimensione divina di perfezione ideale. Il loro schema modulare, i riferimenti al tempio classico, la monumentalità contenuta, sono il frutto di un'intelligenza unica che coniuga bellezza, etica e funzione. Nel 1994-1996, ventiquattro delle sue ville sono state inserite nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme alla città di Vicenza, riconosciuta come “capitale mondiale dell’architettura” per il suo nucleo palladiano.

Villa Almerico Capra “La Rotonda”

La Rotonda è indubbiamente l’edificio più iconico del Rinascimento europeo, ma anche dell'intera storia dell'architettura. Costruita poco fuori Vicenza, per il canonico Paolo Almerico, la villa è concepita secondo un impianto centrico perfetto: un quadrato inscritto in un cerchio, con quattro facciate identiche affacciate sui quattro punti cardinali, ciascuna dotata di un pronao classico. Al centro è invece collocata la maestosa cupola, la prima nella storia per un edificio civile. Questa villa è una metafisica in pietra: ogni angolo, ogni proporzione, ogni apertura è pensata per esprimere un ordine universale. Lo spazio interno gira intorno a una sala circolare coperta dalla cupola, inondato di luce naturale che varia durante il giorno, creando un’atmosfera solenne, quasi sacra. Non è una casa: è un tempio laico dell’intelletto. Simbolo di perfezione simmetrica e spirituale, questa villa è la costruzione più imitata e influente nella storia dell'architettura mondiale: basti pensare alla Casa Bianca di Washington, alla Chiswick House di Londra, al Monticello di Jefferson, al Mereworth Castle del Kent, alla Cattedrale luterana di Helsinki e tanti altri edifici, tutti nate dall'influenza della Rotonda di Palladio. Con la sua forma di cerchio iscritto in un quadrato, questa villa è simbolo dell’equilibrio perfetto tra cielo e terra, ovvero tra uomo e divino: Palladio sembra quasi esser sceso in terra dal cielo quando progettò questa meravigliosa creazione, da vero dio dell'architettura qual è. 

Villa Barbaro a Maser

In Villa Barbaro, Palladio supera la concezione di semplice residenza e costruisce un microcosmo umanistico, fondendo architettura, pittura, scultura natura e funzionalità. Commissionata dai fratelli Barbaro, umanisti e intellettuali, la villa è decorata dal più grande pittore decoratore di tutti i tempi, Paolo Veronese: Nel secondo Cinquecento, il binomio architettura-pittura raggiunge il suo culmine più alto, e difficilmente eguagliabile, proprio in questa villa con Palladio e Veronese. L'interno, difatti, è una continua scenografia teatrale, in cui gli affreschi del Veronese ci meravigliano con scorci illusionistici straordinari: percepiamo persone che si affacciano dai balconi o che aprono delle porte o, ancora, vediamo dei paesaggi che si estendono su finestre, tutto è dipinto e affrescato, magistralmente dal Veronese, in una prospettiva illusionistica che sposa perfettamente le reali architetture del Palladio. L’edificio centrale è affiancato da due barchesse curve che si fondono perfettamente nel paesaggio. Gli affreschi interni  del Veronese sono un vero e proprio racconto di vita domestica idealizzata, un inno al sapere e alla gioia di vivere. Inoltre, risultano anche straordinarie le opere scultoree, come il meraviglioso ninfeo, di Alessandro Vittoria, il più grande scultore veneziano del Cinquecento. Per non farsi mancare nulla, Palladio include in villa persino una chiesetta-tempietto, dandoci un esempio di sintesi e coesistenza tra sacro e profano. Questa villa racchiude la dimensione sacra che si abbraccia con quella profana, ma racchiude anche la dimensione della natura e del paesaggio che si abbraccia con quella dell'architettura, della pittura, della scultura e del mondo rurale.

Villa Emo a Fanzolo

Questa villa rappresenta l’ideale più puro dell’architettura funzionale palladiana. La planimetria è assolutamente simmetrica, con un corpo centrale residenziale e due lunghissime barchesse laterali destinate alle attività agricole. La monumentalità non nasce dall’ornamento, ma dalla potenza geometrica e perfetta delle proporzioni, dall’eleganza silenziosa della facciata colonnata, dalla chiarezza del linguaggio architettonico. La villa è immersa nella campagna, in un dialogo poetico con la natura. È un simbolo di equilibrio sociale: qui l’aristocratico e il contadino convivono in un sistema che rispetta la terra e la bellezza.

Gli edifici civili: architettura per la comunità

Palladio non fu solo l’architetto della villa ideale. A Vicenza, la sua città adottiva, egli ridisegnò il volto urbano con costruzioni che ancora oggi impressionano per la loro sobria monumentalità e per l'ineguagliabile intelligenza costruttiva.

Palazzo Chiericati

Situato in una posizione scenografica, all’inizio di Corso Palladio, Palazzo Chiericati è una delle prime applicazioni del tempio classico a un palazzo cittadino. Il prospetto presenta un portico colonnato su due ordini: il primo rustico e solido, il secondo elegante e aperto, con logge che inondano gli interni di luce. Palladio qui sperimenta un linguaggio nobile ma accessibile, un’architettura che rappresenta la dignità dell’individuo e il potere della cultura. Oggi sede del museo civico, il palazzo è una sintesi perfetta di arte pubblica e armonia rinascimentale.

Basilica Palladiana

Capolavoro assoluto di restauro e invenzione. Quando il governo cittadino decise di ristrutturare il medievale Palazzo della Ragione, Palladio propose una nuova “pelle” di loggiati su tre lati, utilizzando la serliana, cioè un’apertura centrale ad arco affiancata da due aperture rettangolari. Questa soluzione diventò un modello universale. Questo capolavoro è un vero e proprio tempio laico, uno spazio simbolico in cui si svolgeva la vita sociale, politica ed economica della città. Con la sua alternanza ritmica di pieni e vuoti, luce e ombra, la Basilica è una sinfonia in pietra che si propone come la perfezione della cultura umanistica rinascimentale.

Teatro Olimpico

Ultima opera di Palladio, completata dopo la sua morte da Scamozzi, il Teatro Olimpico è il primo teatro coperto stabile dell’età moderna, nonché il teatro al chiuso più antico del mondo. Questo capolavoro di inarrivabile bellezza è stato costruito per l’Accademia Olimpica, l’edificio riprende i modelli del teatro romano, ma in chiave rinascimentale. Il palcoscenico è celebre per la sua scenografia fissa in prospettiva, che dà l’illusione di una città che si allontana all’infinito. Ogni dettaglio – colonne, statue, decorazioni – partecipa alla costruzione di un ambiente intellettuale, quasi mistico, dove l’arte teatrale si fonde con la grande architettura palladiana. È l’ultima, grandiosa utopia di Palladio: un luogo in cui il pensiero prende corpo, in cui l’antico e il moderno si abbracciano in eterno.

Le chiese di Venezia: sacralità classica e luce divina

Anche nell’architettura religiosa, Palladio impone il suo stile inconfondibile. I suoi edifici sacri sono templi laici di luce, simmetria e proporzione. Quando Palladio giunge a Venezia, trova un tessuto urbano unico al mondo e una spiritualità profonda. Le sue chiese veneziane sono manifesti di un cristianesimo razionale e luminoso, in cui la forma del tempio romano viene “battezzata” al servizio della liturgia cristiana.

Chiesa del Redentore

Costruita come ex voto per la fine della peste del 1575-77, Il Redentore è uno degli edifici religiosi più solenni e perfetti della storia dell'architettura. La facciata è un vero e proprio trionfo di ordine classico, equilibrio e verticalità monumentale. All’interno, la navata unica culmina in una cupola maestosa che illumina lo spazio in modo teatrale: gli interni bianchi, per sottolineare la purezza della sacralità, rappresentano un altro colpo di genio del Palladio, immerso nella sua dimensione religiosa. Il Redentore è un edificio che impone rispetto, ma al tempo stesso comunica umiltà. Palladio riesce nell’impresa di tradurre la spiritualità in geometria, offrendo ai fedeli uno spazio di raccoglimento razionale e sublime: in tal senso risulta uno spettacolo per gli occhi assistere al cammino lungo il ponte votivo in occasione della festa del Redentore, con la chiesa che si pone come un vero e proprio palcoscenico teatrale di Venezia.

San Giorgio Maggiore

Affacciata sull’Isola omonima, proprio di fronte a Piazza San Marco, San Giorgio Maggiore è l’edificio che più di ogni altro dialoga con la città e con l’acqua. Palladio disegna una facciata che è un vero manifesto della classicità, con colonne corinzie che sorreggono un frontone triangolare, come in un tempio romano. All’interno, la pianta a croce latina si apre in un luminosissimo spazio bianco, dove l’essenzialità diventa spiritualità. La luce entra con misura perfetta, modellando volumi e superfici in modo quasi musicale. San Giorgio è una sinfonia in luce, un luogo che invita alla meditazione e alla contemplazione del divino: il tutto è posto meravigliosamente e armoniosamente su una piccola isoletta che galleggia sull'acqua, ancora una volta Palladio fonde contesto naturale e contesto urbano in un abbraccio eterno.

Palladio: più che un architetto, un’idea eterna

Andrea Palladio è indubbiamente “il Dio dell’architettura”. La sua grandezza non è legata solo alla bellezza delle sue opere, ma alla straordinaria coerenza di pensiero, all’invenzione di un metodo capace di essere replicato e adattato in ogni epoca e luogo. Le sue ville, palazzi e chiese sono simboli immortali di equilibrio tra arte, natura e funzione, e la sua eredità continua a vivere in ogni angolo del mondo. Palladio ha creato un linguaggio architettonico eterno, basato su proporzione, chiarezza, dignità e armonia. I suoi capolavori rappresentano strumenti vivi di cultura, modello di bellezza e funzionalità per ogni tempo. Nel suo pensiero si fondono Vitruvio, Roma antica, il Rinascimento, l’uomo moderno e l’eternità. È per questo che il mondo intero – da Londra a Washington, da San Pietroburgo a Delhi, passando per Helsinki – ha continuato a costruire, restaurare e studiare secondo il verbo di Palladio. Lui è stato un titano del pensiero, un codificatore dell’armonia, un artista capace di rendere la pietra uno strumento spirituale, politico, filosofico e culturale. Palladio ha progettato edifici per ogni aspetto della vita umana: per abitare, per pregare, per governare, per rappresentare la cultura di un’intera civiltà. Seppur è stato il dio dell'architettura, l'architetto divino appunto, Andrea Palladio è, e resterà, l’architetto dell’Umanità e Goethe ci ricorda che "Con Palladio mai l'arte architettonica aveva raggiunto tale livello di magnificenza".

Andrea Palladio, la Rotonda vista dall'alto.
Andrea Palladio, interni del salone centrale della Rotonda.

Interno della cupola della Rotonda.

Andrea Palladio, Villa Barbaro, Maser, 1554-1558.
Andrea Palladio, dettaglio della facciata di Villa Barbaro.

Andrea Palladio, alcuni interni di Villa Barbaro con gli affreschi illusionistici di Paolo Veronese.

Andrea Palladio, alcuni interni di Villa Barbaro con gli affreschi illusionistici di Paolo Veronese.

Andrea Palladio, alcuni interni di Villa Barbaro con gli affreschi illusionistici di Paolo Veronese.

Andrea Palladio, Villa Emo, Fanzolo di Vedelago, 1559-1565.

Villa Emo, interno con gli affreschi di Giambattista Zelotti.

Andrea Palladio, Palazzo Chiericati, Vicenza, 1550.

Andrea Palladio, Basilica Palladiana, Vicenza, 1549-1614.
Basilica Palladiana in Piazza dei Signori a Vicenza.

Vista notturna della Basilica Palladiana.

Andrea Palladio, Teatro Olimpico, Vicenza, 1580-1584, dettaglio del proscenio e la scenografia prospettica.

Teatro Olimpico, dettaglio della cavea e della loggia.

Teatro Olimpico, dettaglio dell'Odeo.
Teatro Olimpico.

Andrea Palladio, Basilica del Redentore vista dall'acqua, Venezia, 1577-1592.

Basilica del Redentore con i meravigliosi interni bianchi del Palladio.

Basilica del Redentore, dettaglio facciata.

Andrea Palladio, Basilica di San Giorgio Maggiore, Venezia, 1566-1610.

Basilica di San Giorgio Maggiore con i meravigliosi interni bianchi del Palladio.

Panoramica dell'isola di San Giorgio con l'omonima basilica del Palladio vista dall'acqua.

Articolo di Dario Romano di Arte Divulgata. Per fonti e approfondimenti, il contenuto è tratto dal mio libro Andrea Palladio: il dio dell'architettura: Il più grande e influente architetto di tutti i tempi e dalla mia tesi sperimentale di laurea magistrale in LM-38: La gestione turistica delle ville venete come modello di riferimento d'eccellenza per le ville di Campo de Cartagena: una sfida e un'occasione inedita per la regione spagnola di Murcia.















































Commenti

  1. Molto interessante grazie

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  2. Villa Maser. Arrivai davanti a questa meraviglia in bicicletta avevo 17 anni.

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  3. Con Palladio il Veneto diventa il teatro ideale del mondo classico, stupende opere architettoniche raccontate come sempre da un grande commento. 👏🏻

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  4. Tutte bellissime...magnifiche

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  5. Grazie per questo contributo meraviglioso al grande architetto Palladio e ai suoi capolavori assoluti, in particolare alle opere della città di Vicenza, la mia città natale.

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  6. Gente, vi rendete conto cosa abbiamo tra le mani? Cosa ha partorito questo paese? GENI!!!! Irripetibili...le ho visitato tutte ma è ora che faccio un ripasso nelle meraviglie del amato Veneto, fiera di viverlo ogni giorno 💗

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  7. Maria Cristina Giacomazzo22 maggio 2025 alle ore 20:51

    Villa Barbaro a Maser (TV)
    BELLISSIMA!
    E con due meridiane!

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  8. Palladio è il dio dell'architettura

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  9. GRAZIE! molto interessante e dettagliato 😍

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  10. Arte Divulgata interessante, villa Emo l'ho visitata qualche anno fa💖

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  11. Palladio è l'autore degli edifici più belli del mondo e sarebbe fiero di essere raccontato così come hai fatto tu oggi

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  12. Il grande Palladio!

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  13. Bellissimo articolo sul grande architetto Palladio, la mia città di Vicenza ne è grata per l'eternità.

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  14. Impressionanti architetture, che genio e che bell'articolo!!! ♥️

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  15. Molto interessante......

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  16. Magnifiche ville Palladiane !!!

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  17. Condivido in tutto

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  18. Vicenza è l’epicentro di questo patrimonio immenso. L’invito è quello di programmare un soggiorno in città e prendersi in po’ di tempo per visitare con lentezza il territorio ricchissimo che le sta attorno

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  19. ✨La meravigliosa Vicenza vestita con ️le magnifiche opere del immenso Palladio✨️! Un privilegio 🇮🇹 avere l'originale dell palazzo storico più riprodotto al mondo.

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  20. Laura Schiappapietra24 maggio 2025 alle ore 01:15

    Viste... Spettacolari 😍

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  21. Visto oggi dall'elicottero del giro d'Italia: Vicenza città bellissima. E stupendi i vicentinI cosi allegri, ma contenuti e ordinati.Ga Venessia gondole gondolieri, quanto VicenzA CONTI E CAVALIERI. E noi lo fummo e lo saremo ancora!!!!

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  22. Quanta maestria si è persa nei secoli

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  23. Palladio mio..... Genio indiscusso

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  24. ha creato cose bellissime ,al giorno d oggi chi può essere uno alla sua altezza ????

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  25. Stupenda ricostruzione storica 👏👏👏

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  26. Bellissimo articolo del nostro architetto Palladio famoso in tutto il mondo. Vicenza la mia piccola ma bellissima città palladiana.

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  27. Giancarlo Debernardi25 maggio 2025 alle ore 01:42

    👏👏👏

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  28. ARCHITETTO ANDREA PALLADIO
    (IL GENIO)

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  29. Pier Giorgio Sacchetti25 maggio 2025 alle ore 18:04

    Sempre capolavori!

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  30. Piergiorgio Sacchetti25 maggio 2025 alle ore 18:07

    Articolo perfetto: palladiano

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  31. Viste, molto belle!

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  32. L'ITALIA ha influenzato tutto il mondo!
    E non solo in architettura, Rendiamocene conto 🏛🇮🇹

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  33. Giuliana Ridolfi Cardillo25 maggio 2025 alle ore 20:04

    Bellissime!

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  34. Come in tutte le cose l’arte si osserva e riempie gli occhi di bellezza , creatività, fantasia, meraviglia e una gioia per il cuore

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  35. Bellezza, eleganza, solidità, funzionalità, economicità: Andrea Palladio!

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  36. L’apice del settore

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  37. Magnificenza alla stato puro.

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  38. La meravigliosa architettura di Palladio ♥️🥰

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  39. Grandissimo Palladio

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  40. Senza Parole
    Grazie di Essere ITALIANI 🇮🇹🇮🇹🇮🇹

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  41. Finalmente un post bello colto ed intelligente!
    Infatti non sono sufficientemente pubblicizzate all’estero (dovrebbero esserci fondi di manutenzione adeguati) e quindi il cartello pubblicitario di Venezia potrebbe arricchirsi di Urbs Picta, Ville Palladiane, Dolomiti, città fortificate medievali, manca e stiamo perdendo l’artigianato locale …

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  42. Grande Andrea Palladio 🇮🇹🫶👏😘Ho avuto modo di visitare le ville del Brenta.....prima di arrivare a Venezia.....🫶👏👍🇮🇹😘❤️👍

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  43. Spettacolo...ne ho viste molte, e tante le andrò a vedere. Le prime negli anni 80, da ragazzino, con la scuola: la rotonda, villa Pisani, poi a villa "dei nani" Ono ritornato recentemente. Opere d'arte fuori e capolavori dentro.

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  44. Belle le ville palladiane in Veneto

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  45. Palladio, il più grande architetto di tutti i tempi

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  46. Un articolo interessantissimo grazie

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  47. Un genio assoluto!

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  48. Quanto è alto il gradino di una scala? quanto sono lunghe le travi di una stanza?
    Problemi così banali prima dei 4 libri del palladio erano affidati all'esperienza del capomastro. Al di là della rivoluzione architettonica Palladio codificò alcuni standard che usiamo ancora oggi

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  49. Exclusive magically moments

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  50. José Miguel Pinilla Gonzalvo27 maggio 2025 alle ore 13:24

    Gran maestro Andrea Palladio

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  51. Fabio Massimo Frattale28 maggio 2025 alle ore 09:40

    Basta seguire la sua vita per capire di che pasta fosse fatto!

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  52. Bellissime ville! 😍

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  53. IL MASSIMO DELLA MAGNIFICENZA...

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  54. PALLADIO AMBASCIATORE DEL VENETO NEL MONDO. OLTRE CHE ORGOGLIOSI DOBBIAMO ESSERE RESPONSABILI CHE VICENZA È IL TEMPIO DELL'ARCHITETTURA DEL RINASCIMENTO.

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  55. Con il suo trattato Palladio è un riferimento ancora oggi.

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  56. Fabio Massimo Frattale Mascioli28 maggio 2025 alle ore 22:39

    PALLADIO!!!

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  57. Palladio! Palladium!

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  58. Il Palladio!!

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  59. Giuseppina Fortunato29 maggio 2025 alle ore 18:54

    Articolo impeccabile mi ha riportato agli esami di storia dell’architettura all’università. (Qualche refuso nella presentazione)
    Ho fatto un corso di architettura palladiana a Vicenza visitando quasi tutte le sue opere con la guida di prof stellari del Centro Studi Palladio

    Grazie! Ogni tanto su FB appare qualcosa di serio

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  60. Il più grande architetto di tutti i tempi

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  61. Maria Teresa Cicognani14 giugno 2025 alle ore 16:18

    Palladio un genio dell'architettura !!!

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  62. Stupende ville del Palladio ♥️♥️

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  63. Non riesco a trovare aggettivo superlativo di fronte a cotanta perfezione e bellezza assoluta

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  64. Molte volte l'ho visitato le sue ville...ma ogni volta è una meraviglia da scoprire

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  65. Maria Teresa Cicognani14 giugno 2025 alle ore 16:38

    E Veronese un genio della pittura !!!

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  66. Ci sono stato ! Bellissime

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  67. GENIO❤....come sempre articolo interessantissimo,grazie.

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  68. Palladio - einfach grandios!

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  69. La Serenissima fu ed è custode di tutte le arti gioiello unico de irripetibile

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