Dario Romano: Le Arche Scaligere di Verona, gioiello di architettura gotica

 

Verona, complesso delle Arche Scaligere.

Origine e contesto storico

Le Arche Scaligere di Verona sono, senza dubbio, una delle più impressionanti meraviglie del gotico mondiale. Si tratta di un complesso funerario monumentale che celebra la potenza dei Della Scala, signori di Verona dal XIII al XIV secolo, e si trova adiacente alla chiesa romanica di Santa Maria Antica, a pochi passi da Piazza dei Signori. Realizzate tra il primo Trecento e la metà del XIV secolo, le Arche racchiudono le sepolture dei più illustri membri della casata: Cangrande I, Mastino II, Cansignorio, oltre a tombe più semplici di altri esponenti come Alberto I, Mastino I, Bartolomeo, Alboino, Giovanni e Cangrande II. Quasi tutte sono tabernacoli gotici con baldacchini elaborati, sarcofagi e statue equestre del defunto, il cui obiettivo era esaltare il potere politico e spirituale degli Scaligeri. Questo capolavoro gotico rappresenta un manifesto di potere e spiritualità, scolpito in marmo e innalzato verso il cielo. Qui, i Della Scala, signori della città tra il XIII e XIV secolo, hanno voluto eternare il proprio nome, trasfigurandosi in figure eroiche, guerriere, quasi divine. Le Arche incarnano pienamente il gotico: verticalità, tensione mistica, minuzia decorativa e messaggi politici che attraversano e attraversano i secoli.

Un mausoleo urbano: contesto e collocazione

Le Arche Scaligere sorgono accanto alla piccola chiesa romanica di Santa Maria Antica. La loro collocazione non è casuale: la chiesa era cappella privata della famiglia della Scala e il luogo stesso, delimitato da una cancellata in ferro battuto decorata con l’emblema a scala (simbolo araldico della casata), rappresenta un cortile del potere. In questo spazio ristretto, a pochi metri da edifici pubblici, si impone la morte come prolungamento del dominio terreno: con un silenzio solenne e monumentale gli Scaligeri continuano ad essere i signori e i guardiani della città.

Architettura gotica in verticale: lo stile e le innovazioni

Le Arche sono costruzioni in puro stile gotico italiano, influenzato da modelli transalpini ma reinterpretato con una sensibilità locale:

  • Struttura a tabernacolo: ogni arca è concepita come un piccolo tempio, sorretto da colonne sottili, sormontato da archi trilobati, cuspidi, pinnacoli e guglie, che slanciano la composizione verso l’alto.

  • Decorazione minuziosa: ogni elemento è scolpito – angeli, santi, allegorie, stemmi, scene sacre – creando un effetto di densità narrativa, dove ogni dettaglio racconta.

  • Sculture equestri: ciascun defunto è rappresentato a cavallo, in posa trionfale sopra il baldacchino: un’immagine che richiama i monumenti romani imperiali, ma qui trasfigurata in chiave cristiana e cavalleresca.

L’effetto è potente: un cimitero che diventa teatro, dove il defunto domina il paesaggio urbano come figura mitica, in bilico tra cielo e terra.

Le tombe principali: eroi di marmo e simboli del potere - Cangrande Della Scala (†1329)

È la tomba più antica e una delle più celebri.

  • Sarcofago: decorato con bassorilievi a tema sacro e con scene che celebrano la virtù del defunto.

  • Baldacchino: a forma piramidale con cuspidi e colonnine.

  • Statua equestre: il celebre Cangrande a cavallo con sorriso enigmatico e armatura gotica – l’originale, capolavoro di scultura gotica veronese, è conservato al Museo di Castelvecchio.

Cangrande è colui che accolse Dante a Verona, che conquistò Vicenza e Padova, e la sua arca è un monumento di equilibrio tra realtà politica e idealizzazione eroica. A lui, e alla città di Verona, Dante dedicò il Paradiso. In un periodo violento per le lotte tra guelfi e ghibellini, il sommo poeta indicò Cangrande come Re ideale per ottenere la pace d'Italia.

Le tombe principali: eroi di marmo e simboli del potere - Mastino II (†1351)

Seconda grande arca, collocata vicino all’ingresso del recinto.

  • Decorazioni: Virtù scolpite sugli angoli (Forza, Giustizia, Prudenza, Temperanza), santi e profeti nel baldacchino.

  • Sarcofago: riccamente ornato da angeli e rilievi della Passione.

  • Statua equestre: meno idealizzata rispetto a Cangrande, ma poderosa e ieratica.

Mastino II estese il dominio scaligero fino a Lucca e Pisa: l’arca ne riflette l’ambizione territoriale.

Le tombe principali: eroi di marmo e simboli del potere - Cansignorio Della Scala (†1375)

È l’arca più elaborata e artisticamente matura, opera di Bonino da Campione.

  • Decorazione: più di trenta figure scolpite, tra santi, Virtù, apostoli, figure allegoriche.

  • Ricchezza simbolica: la tomba diventa enciclopedia morale e religiosa.

  • Statua equestre: potente e monumentale, Cansignorio si staglia sopra la sua arca come un monarca medievale assoluto.

Qui l'architettura gotica raggiunge il suo apice: un’architettura che diventa racconto totale, tra fede, dominio e immortalità.

Le Arche come narrazione del potere

Le Arche Scaligere sono un unicum: nessun'altra famiglia italiana medievale ha osato un simile complesso monumentale urbano, così ricco, articolato e ostentato. In questo caso, le tombe non sono solo luoghi di riposo eterno, ma veri e propri monumenti alla memoria e segni visivi del dominio: la città è sotto la visione eterna degli Scaligeri. 

Un luogo sospeso nel tempo

Visitare le Arche Scaligere significa entrare in uno spazio sacro e politico, dove la morte diventa arte e l’architettura si fa messaggera di valori eterni. È un angolo che racconta il volto più teatrale e spirituale del gotico italiano, capace di unire la poesia e la politica, la fede e la forza militare. Questo monumento meraviglioso di Verona è l'esempio perfetto di come l’arte sia da sempre narrazione, visione, identitàDa sempre, queste guglie e queste statue continuano a parlare di bellezza, anche ai contemporanei: lo storico francese Georges Duby, nel suo L'Europa del medioevo, ha definito le arche «uno dei più insigni e significativi monumenti dell'arte gotica».

La tomba di Cangrande in un dipinto ottocentesco di Eduard Gerhardt.

Raffigurazione della arche in un dipinto di Anton Brioschi di inizio Novecento.

Sarcofago di Cangrande.

L'Arca di Mastino II.


Arca di Cansignorio, Dettaglio superiore.

Arca di Cansignorio.

Arche Scaligere, in primo piano l'Arca di Mastino II, sulla destra l'Arca di Cangrande.


Articolo di Dario Romano di Arte Divulgata.














Commenti

  1. Meravigliose, grazie per la bella spiegazione❤️

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  2. Grazie bellissima descrizione

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  3. Bellissime e suggestive. Forse andrebbero messe in sicurezza e sostituite tutte con copie. Bella anche la cancellata.

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  4. La mia Verona, grazie

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  5. Angelica Castellazzi7 agosto 2025 alle ore 14:19

    Luogo magico, solenne, pacifico e di straordinaria bellezza, camminare circondati da queste bellissime architetture gotiche ha un fascino inspiegabile che dev'essere vissuto❤️

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  6. Maurizio Valdifiori8 agosto 2025 alle ore 13:54

    Meravigliose, grazie per l'interessante spiegazione!

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