Antonio Canova, Amore e Psiche, marmo, 1787-1793, Louvre, Parigi, 155cm.
In occasione della giornata mondiale del bacio, che ricorre oggi, analizzeremo in questo articolo la celebre scultura dell'artista neoclassico Antonio Canova, maggior esponente del Neoclassicismo. L'arte del Canova si caratterizza per l'amore dello scultore verso la natura ed il suo superamento nell'ideale, tale da renderla bellezza. Infatti proprio per questo motivo si dice che "dove la natura non può arrivare, Canova e la sua bellezza possono!". L'artista, paragonato già in vita pari a Fidia (la più alta figura artistica del mondo antico) fu in grado non solo di eguagliare lo splendore antico della statuaria dell'antica Grecia, cui egli si ispirava, ma perfino di superarla, attraverso la grazia, la perfezione assoluta e un'ideale di bellezza assoluto, che allo stesso tempo non rifiutava il naturalismo. Questi sono alcuni dei motivi che rendono Canova il più grande scultore di ogni tempo. Una delle componenti più straordinarie della tecnica del divino scultore, riguardava la levigatura. Canova dedicava parecchio tempo a tale lavorazione, difatti le sue sculture appaiono perfettamente levigate, dotate di straordinario candore, con un graduato chiaroscuro. Ciò è frutto dell'ambizione, nonché volontà, di Canova nel voler superare la qualità plastica del bozzetto, per raggiungere una realtà visiva mai vista prima nella storia dell'arte. Attraverso tale tecnica, Canova riusciva ad imprimere al marmo, la bellezza ideale per antonomasia, in una dimensione tesa tra naturalismo e idealizzazione. Canova riusciva ad imprimere morbidezza al marmo, rendendo tale materiale freddo ed inerte come fosse carne viva ai nostri occhi, come se le sue sculture dovessero prendere vita da un momento all'altro. Del resto chi si trova davanti ad una scultura del Canova, pensa che essi siano persone e non blocchi di marmo. E' impressionante la capacità di questo scultore nel rendere il marmo come una flessibile carne, trattandolo spesso con cera rosata o ambrata, per dare l'effetto dell'incarnato della pelle. Difatti le sculture Canoviane sono tutte perfettamente finite e levigate all'ennesima potenza, trasformando il marmo da opaco a translucido, ovvero quasi trasparente, nonché materia idealizzata che nasce dallo scalpello del geniale e divino scultore. Queste caratteristiche sono tutte riscontrabili nei lavori dell'artista, soprattutto nel celeberrimo capolavoro, nonché uno dei simboli delle più grandi creazioni dell'ingegno umano, dell'Amore e Psiche.

Ma come nasce questa scultura? Per
riposarsi dalle piogge di commissioni dalla quale fu travolto a Roma, Canova
soggiornò brevemente a Napoli per un mese, e qui arrivò un’altra prestigiosa
commissione da parte del colonnello inglese John Campbell, che lo incaricò di
realizzare il gruppo scultoreo di Amore e Psiche. La scultura è nota per essere
un’icona dell’arte universale di ogni tempo, nonché una delle più celebri sculture
al mondo e forse la più famosa di Canova, ritenuta un capolavoro assoluto dell’arte
universale. L’opera è caratterizzata da una bellezza ideale straordinaria, capace
di far rivivere lo splendore delle sculture antiche dell’antica Grecia, e valse
il soprannome di “Nuovo Fidia” all’artista. Il Nuovo Fidia, scelse di
rappresentare il gruppo scultoreo, nell’attimo tratto dalla favola dell’asino d’oro
di Apuleio. Canova ama i soggetti mitologici, e in scultura è
sicuramente il miglior interprete: l’artista ritrae divinità, ninfe di dolce
eleganza, che vivono in un mondo lontano da quello degli uomini e che incarnano
un’idea di perfezione e di bellezza ideale, rappresentata, dallo scultore, al massimo vertice
della perfezione. Canova non ama rappresentare il momento della
gloria degli eroi, o gli attimi cruenti, come farebbe un Bernini, ma al
contrario, preferisce rappresentare il momento prima o dopo, nell’atto silenzioso
e dolce di riflessione. Canova incarna nell’arte, come nessun altro, la
perfezione che sta al di sopra delle passioni e delle debolezze umane. Nel
gruppo scultoreo di Amore e Psiche, Canova raggiunge il culmine di tale
concezione. L’opera è straordinaria, Canova ha lavorato il marmo in una maniera
eccellente da far sembrare i corpi leggerissimi, come se stessero fluttuando in
aria, piene di grazia ed eleganza, perfezione e idealizzazione, come fossero
una dolce e mistica sinfonia musicale. Le ali di Amore evocano questi dolci effetti di trasparenza,
mentre l’artista leviga le superfici per esaltare la lucentezza. Il mito da cui
trae ispirazione Canova, ci racconta l’amore di Psiche, personificazione dell’anima
umana e di Eros (Amore), figlio della Dea Venere. Quest’ultima, gelosa della
bellezza della fanciulla, manda il figlio Eros per scagliare le sue frecce,
facendola innamorare di un uomo insignificante, ma Eros, al vederla, si
innamora perdutamente di lei e trasgredisce l’ordine della madre. Eros si reca
ogni notte da lei, nascondendo la propria identità, e proprio una di queste
notti, Psiche vede l’amante nel sonno alla luce di una lampada. Risvegliato da
una goccia d’olio caduta sulla sua spalla, Amore fugge e Psiche nel tentativo di cercarlo, giunge al palazzo di Venere. La Dea la
rende schiava e la sottopone a varie prove. Da una di queste prove, Psiche
giunge nell’Ade, dove riceve da Proserpina un vaso che non dovrà aprire. La
curiosità della fanciulla la spinge a fare il contrario, così da cadere svenuta,
e Canova immortala questo strabiliante momento, in cui Amore la ridesta,
ponendo fine alle sue sofferenze nell'attimo che precede il bacio. La composizione scultorea dei corpi, spinge l’osservatore
a girare intorno all’opera, per godere di una visione diversa, ricca di un
chiaroscuro costantemente mutevole. La visione frontale dell’opera consente di
vedere l’eccezionale bilanciamento delle figure e la perfetta composizione
geometrica: i corpi degli amanti tracciano due archi che si intersecano nel
punto centrale dell’abbraccio, formando una X morbida e sinuosa che fa fluttuare
l’opera nello spazio: il primo arco,
in particolare, va dalla punta dell'ala destra di Amore e a quella del piede,
mentre il secondo parte sempre dall'ala e termina nel corpo di Psiche. Il
punto di intersezione tra queste due direttrici, che è anche il punto focale
della composizione, è sottolineato dal delicato abbraccio dei due personaggi. Le
braccia di Amore e Psiche, formando due cerchi intrecciati, danno infatti vita
a un tondo che incornicia i due volti quasi congiunti ed accentua i pochi
centimetri che dividono le loro labbra. La precisa levigatura delle
superfici, fa scivolare la lucentezza in modo da togliere ulteriore peso alle
forme, facendole sembrare più leggere, quasi come fossero delle dolci e fuggenti
apparizioni, e questa è un’incredibile innovazione del genio del Canova. Un’altra
innovazione straordinaria del Nuovo Fidia è la disposizione delle figure, in
modo da avvolgersi a vicenda, creando un ritmo crescente verso l’interno. Le ali spiegate di
Amore si liberano con grazia verso l’alto, sollevando il corpo abbandonato dell’amata:
ciò imprime nell’insieme una dolce e naturale leggerezza e una perfetta
idealizzazione del bello, che fa rivivere lo splendore delle antiche sculture
greche, superandole, come mai nessun altro scultore aveva mai fatto prima. Lo
scultore realizza straordinariamente nel marmo, la morbidezza e il calore della
carne viva. Canova immortala anche quell’erotismo sottile e raffinato, che
ricorda le opere Tizianesche e Giorgionesche, visibile nell’atteggiamento dei
corpi nell’attimo che precede il bacio, dagli sguardi che si contemplano l’uno
con l’altro in una infinita dolcezza di pari grandezza, dove le loro labbra pur
essendo molto vicine si sfiorano ma non si toccano ancora. Amore e Psiche, rappresenta anche il perfetto
esempio di “dolce dinamismo”, notabile dalle torsioni e dai movimenti
estremamente delicati e al contempo complessi: Amore poggia il ginocchio sinistro a terra mentre
con la spinta della gamba destra si china in avanti, inarcando il proprio torso
e al contempo flettendo la propria testa così da avvicinarla al volto
addormentato dell'amata, che sorregge delicatamente con la mano destra; quella
sinistra, invece, sfiora in modo romantico il seno di lei, tradendo un desiderio
innegabile ma non espresso. Nel tocco delle mani, il marmo diviene carne.
Psiche, invece, è semidistesa, rivolge il viso verso l'alto ed alza quasi
timidamente le braccia per accogliere il bacio di Amore, sfiorando con le sue
dita i capelli di lui, che presenta le ali spiegate, come se fosse appena
giunto per soccorrerla. I loro corpi adolescenziali, caratterizzati da una
perfezione anatomica squisitamente neoclassica,
sono completamente nudi, fatta eccezione per un drappo che vela appena le intimità
di Psiche. L’opera, che segue un andamento melodico, interpreta
più di ogni altra i canoni del Neoclassicismo ed è un capolavoro assoluto della
storia dell’arte universale. Se pensiamo anche al raffinato erotismo dinamico che
avvolge tutta la composizione, la scultura segna il passaggio dal
Neoclassicismo al Romanticismo, che in quegli anni si stava sviluppando in
Germania, e colloca Canova all’olimpo di più grande artista del neoclassicismo
e di più grande scultore di tutti i tempi, capace di eguagliare e superare lo
splendore ideale delle antiche opere classiche. Amore e Psiche, fu universalmente
ammirata e lodata da illustre personalità di tutte le parti del mondo, da John
Keats a John Flaxman, fino alla Corte Russa, dove l’imperatrice Caterina II invitò
il Nuovo Fidia ad artista ufficiale di Corte: Canova rifiutò, ma in segno di
gratitudine realizzò e donò un’altra versione di Amore e Psiche, quella che
oggi è conservata all’Ermitage di San Pietroburgo. L'ammirata abilità tecnica di Canova qui raggiunge una
qualità di straordinario livello, mai più eguagliato da nessun altro. L'artista riesce a infondere alla pietra la
morbidezza e il calore naturale delle carni e a dare alla
scena complessiva l'effetto di un'apparizione. Il tutto è condito da una perfetta, studiata e rigorosa composizione geometrica dove lo scultore sfida e vince il confronto con le leggi di gravità: questa composizione con gli elementi protesi
verso l'esterno, sottili come le membra dei
personaggi e soprattutto le ali spiegate di Amore,
sottilissime e quasi impalpabili, portano una materia
inerte e pesante come il marmo alle sue estreme
possibilità di resistenza fisica, facendola sembrare
leggera e soffice. I movimenti appaiono sciolti, aggraziati, continui e ben sincronizzati, si sviluppano con gesti
delicati ed espressivi, studiati in una coreografia perfettamente equilibrata. La gestualità e il
movimento introducono anche la dimensione del tempo, ma anziché manifestarsi con un suo
naturale trascorrere, il tempo viene eternato dall'artista in un attimo "sublime", che rimane in
sospeso. Anche i personaggi, nei corpi adolescenziali e con le loro forme anatomiche perfette, sono
idealizzati secondo un principio di bellezza assoluta e spirituale. Un dettaglio eccezionale, che testimonia e conferma l'ineguagliabile capacità del Canova, è riscontrabile nelle ali di Amore: queste, in precisi momenti della giornata, alla luce del sole, si illuminano di un suggestivo e bellissimo candore, creando un effetto di luce unico al mondo, non presente in nessun'altra opera d'arte esistente.



Articolo di Dario Romano. Per approfondimenti, il contenuto è tratto dal mio libro Antonio Canova: Il Divino scultore e il regno della perfezione ideale
Ricordo quando vidi questa scultura al Louvre, mi commossi perché le sentivo reali, le percepivo come se fluttuassero e volassero dinanzi a me, come due farfalle. Nessun'altra opera d'arte che abbia mai visto in vita mi ha fatto questo effetto, Canova fu amore a prima vista. Grazie per questo articolo, le tue parole mi fanno ricommuovere perché descrivono perfettamente ciò che suscita l'opera vedendola dal vivo❤️❤️👏🏻
RispondiEliminaCanova divinamente meraviglioso. Ci sono stati tanti artisti, Michelangelo, Bernini, Raffaello, Leonardo, ma Canova non fu un semplice artista, lui è un miracolo di Dio, è una categoria a parte❤️ grazie prof. Romano per il suo impeccabile commento, l'amore e psiche è ogni volta una goduria di emozioni ❤️👍🏻👏🏻
RispondiEliminaCommento pazzesco, analisi perfetta, perfetta proprio come l'arte del Canova, artista unico ed immenso, il più grande!
RispondiEliminaCommento esperto ma facile nella comprensione, grazie!! La scultura è di una bellezza disarmante, quando la vidi dal vivo restai paralizzata per la tanta bellezza suscitata, mi sentivo piccola piccola, schiacciata da tanta perfezione. Nessun'altra opera d'arte mi ha suscitato ciò, a parte l'Assunta di Tiziano...
RispondiEliminaCanova è sinonimo di perfezione, proprio come il suo commento caro prof. Romano.
RispondiEliminaGrazie a tutti❤️🎨
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