Dario Romano: Due spettacolari Allegorie di Paolo Veronese

 
Paolo Veronese, Allegoria della virtù e del vizio, 1565, Frick Collection, New York.

Paolo Veronese, Allegoria della forza e della saggezza, 1565, Frick Collection, New York.

Dipinte nello stesso periodo, queste due allegorie realizzate a Venezia sono state pagate a peso d'oro nei secoli, essendo state di proprietà dell'imperatore Rodolfo II d'Asburgo, della regina Cristina di Svezia, della famiglia Odescalchi e, ancora, delle collezioni Orleans di Filippo II di Borbone-Orleans. Successivamente sono giunte nella collezione New Yorkese di Frick. Ciò conferma l'importanza fondamentale della pittura Veneta nella storia dell'arte, la più apprezzata, richiesta, contesa, ammirata e studiata, che sarà rivoluzionata solamente con l'avvento del Cubismo. L'allegoria della virtù e del vizio vede due donne che si contendono Ercole. Il tema nasce dalla favola di Prodico. Ercole sembra scegliere la via della virtù, che è dunque trionfante, ma tuttavia il vizio non si arrende e gli strappa una calza. Il vizio nasconde alle sue spalle un pugnale e sotto la gonna vi è una sfinge. Veronese pone sull'architettura la scritta "L'onore e la virtù fioriscono dopo la morte" e dunque ci comunica un messaggio morale, in questo caso il trionfo della virtù sul vizio. L'altro dipinto rappresenta la personificazione della Saggezza (a sinistra di Ercole), mentre a destra vi sono le preoccupazioni terrene. Il contrasto tra divinità e umanità è il tema principale dell'opera. Nella scena, la virtù della divina Saggezza sembra trionfare sulle tentazioni terrene di Ercole: infatti, la donna, con lo sguardo rivolto al cielo, è avvolta dalla luce e sembra quasi essere catturata in un momento di elevazione. al contrario, Ercole, guardando verso il basso, verso i gioielli a terra, sembra assumere una posizione discendente ed è avvolto nella penombra, in un virtuoso gioco di luci e colori. La brillante ricchezza della tavolozza con colori tenui e puri, risaltano l'abilità di ineguagliabile colorista da parte di Veronese, indiscusso maestro di luce e colori. Il virtuosismo dell'uso eccellente dellaluce è del colore genera una pittura festosa, lussuosa e di ineguagliabile fascino: si tratta di un meraviglioso e strabiliante spettacolo di luce e di colore per cui il pittore verrà soprannominato "Il Tesoriere della pittura" , nonché, come puro pittore, "il più grande maestro di visione pittorica, ad oggi rimasto insuperato". (Dario Romano di Arte Divulgata).

Commenti

  1. Splendidi quadri!!!

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  2. Quel drappo che avvolge la figura femminile è veramente di una bellezza "rinascimentale"😊

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    1. Gianfranco Cortelli il virtuosismo nel rendere veri e vivi i ricchi tessuti dei drappeggi era tipica della pittura del Veronese, è un qualcosa di straordinario come se potessimo avvertire veramente il materiale di quel tessuto! 😊

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  3. meravigliose

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  4. Génial Veronese

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  5. Mamma mia che spettacolo! Che meraviglia! Grazie per averlo pubblicato!

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