Dario Romano: Betsabea di Paolo Veronese

Betsabea al bagno è un dipinto del 1575, di Paolo Veronese, conservato al Museo di Belle Arti di Lione. Si tratta di un quadro che cattura lo spettatore in un'atmosfera di intimità e grazia, dove il contrasto di colori e l'attenzione ai dettagli rivelano la maestria inconfondibile dell'artista, noto per la sua ineguagliabile capacità nel trattare la luce e il colore. Veronese presenta la scena biblica con un linguaggio che fonde sensualità e spiritualità, unendo il mito alla realtà umana in un’atmosfera sospesa tra sacro e profano.

Betsabea, incarnazione della bellezza, è rappresentata in una posa che riflette allo stesso tempo eleganza e vulnerabilità. Avvolta in un manto azzurro che sottolinea la sua delicatezza, la donna sembra ignorare l’osservatore, assorta nel dialogo con il re Davide, che si protende verso di lei con un gesto solenne, quasi a voler stabilire un contatto tra la dimensione terrena e quella divina. Il contrasto cromatico tra l’azzurro della veste di Betsabea e il manto rosso del re Davide esalta la loro diversità, sia in termini di genere che di ruolo simbolico.

Alle loro spalle, il giardino che si apre su un sontuoso palazzo ricco di maestosi colonnati e una vegetazione rigogliosa, evoca un Eden terreno, un luogo di bellezza che riflette l'intimità e il peccato che la storia biblica racchiude. Veronese utilizza la luce con sapienza: un chiarore soffuso illumina Betsabea, simbolo di purezza e seduzione, mentre Davide rimane in una semi-ombra, avvolto in un’aura di mistero e desiderio.
(Dario Romano di Arte Divulgata).

 

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